Sondaggio partiti politici, chi scende e chi sale nell’ultima indagine Swg

Cambia poco la guerra in Medio Oriente, la manovra approvata in Consiglio dei ministri, il caos nella gestione dei migranti, i retroscena sul caso della giudice Apostolico. Cambia poco e nulla nel giro di una settimana secondo l’ultimo sondaggio SWG per il TgLa7 nel panorama politico italiano. La maggioranza resta saldamente in vantaggio, le opposizioni non sono neanche lontanamente vicine a disturbarla. L’appuntamento elettorale a legge proporzionale delle Europee nel giugno 2024 è l’orizzonte di movimento. Resta altissima la percentuale di chi “non si esprime”, sovrapponibile ai tassi monstre di astensione riscontrabili a ogni consultazione elettorale.

Il partito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, è al 28,4%, in lieve calo dello 0,3%. Resta comunque ad ampia distanza di sicurezza, a quasi dieci punti di distacco dal Partito Democratico. I dem non riescono ad accorciare in nessun modo le distanze, sempre intorno ai dieci punti percentuali, sono al 19,6%. Il Movimento 5 Stelle perde mezzo punto percentuale, è al 16,1%. La Lega, dopo quella sorte di exploit della scorsa settimana forse ispirato dal caso della giudice Apostolico, è grossomodo stabile al 10,2%.

Nessuna variazione per Forza Italia, al 6,4%. Crescono dello 0,3% sia Azione di Carlo Calenda sia l’alleanza Verdi e Sinistra, al 4% e al 3,6%. +Europa è al 2,5% . Italia Viva di Matteo Renzi è stabile al 2,5%. Per l’Italia con Paragone è all’1,8%. Unione Popolare è all’1,4%, Noi Moderati all’1%. La voce “Altre liste” raccoglie complessivamente il 2,5%.

Le intenzioni di voto SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/OAFLozYN7a

— SWG (@swg_research) October 16, 2023