Il presidente azzurro
Perché Napoli e Fiorentina non andranno in Arabia per la Supercoppa, le parole di De Laurentiis
Il Presidente del club partenopeo ha rilasciato queste affermazioni a margine di un incontro presso l'Università Luiss di Roma
Sport - di Redazione Web
“Avete visto quello che sta succedendo in Israele? Potreste immaginare che ci sia un blocco aereo su quei territori? Ragazzi, vi siete resi conto che con quattro aerei portiamo la bellezza di 120 giocatori che valgono quello che valgono? Ma siete deficienti. Tutto questo per guadagnare pochi milioni in più? Facciamola all’Olimpico, perché dobbiamo andarci a rompere le scatole là? Non è che voglio boicottare: ho solo detto ‘ragionate’“. Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, nel corso del suo intervento a un convegno organizzato all’Università Luiss di Roma, in merito alla Supercoppa italiana, prevista a Riad in Arabia Saudita dal 21 al 25 gennaio.
Perché Napoli e Fiorentina non andranno in Arabia per la Supercoppa
Dunque – in apparenza – nessun motivo ‘politico’ o di ripicca rispetto agli screzi avuti con gli sceicchi durante l’ultimo calciomercato. Poi il riferimento all’allenatore Rudi Garcia: “Con lui sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile. Testa bassa, pedalare e lavorare. La vita è vita. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà“.
Su Garcia
“Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro. Il calcio non è come un palazzo in costruzione, che se è ben costruito sei sicuro che non crolla – aggiunge – Non è scritto da nessuna parte che ci siano delle soluzioni matematiche per vincere nello scudetto. Io credo che anche quest’anno fino alla fine ce la giocheremo. L’unica responsabilità che ho oltre ad aver scelto l’allenatore è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castel Volturno“.
Gli altri allenatori
De Laurentiis ammette che dopo l’addio di Luciano Spalletti valutò numerosi allenatori: “Ho sentito Thiago Motta, ma non ha voluto prendere il posto di un allenatore che ha aveva fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi“.