Il Premio
Fuga di notizie confermata: il Nobel per la chimica a Bawendi, Brus ed Ekimov per i punti quantici
I più piccoli componenti nel mondo delle nanotecnologie, fondamentali per numerose innovazioni tecnologiche, dalle comunicazioni all’ottica, dai computer superveloci alla diagnosi per immagini per la biomedicina
News - di Redazione Web
Alcune ore prima una mail sospetta, trapelata in maniera ancora sconosciuta e misteriosa dall’Accademia svedese. Si leggeva che il Premio Nobel per la chimica 2023 sarebbe stato conferito a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov. La notizia era trapelata alla stampa. Poche ore e la dichiarazione ufficiale ha confermato la fuga. Il premio è stato assegnato ai tre scienziati per le loro ricerche sui “punti quantici, nanoparticelle così piccole che le loro dimensioni ne determinano le proprietà”. Sono utilizzati nei monitor dei computer e negli schermi televisivi con tecnologia QLED, aggiungono sfumature di luce in lampade a LED e sono utilizzati per mappare tessuti biologici.
Bawendi è professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT), Brus è professore emerito alla Columbia University ed Ekimov lavora per Nanocrystals Technology. Quat’ultimo fu assunto dagli AT&T Bell Labs nel 1972 dove trascorse 23 anni, dedicando gran parte del tempo allo studio dei nanocristalli. Bawendi è nato a Parigi ed è cresciuto in Francia, Tunisia e negli USA. Bawendi ha svolto le sue ricerche post-dottorato con Brus, poi si è unito al MIT nel 1990 ed è diventato professore nel 1996. Ekimov è nato in Unione Sovietica e ha lavorato per l’Istituto ottico statale Vavilov prima di trasferirsi negli Stati Uniti. L’Accademia svedese osserva come i punti quantici stiano apportando il massimo beneficio all’umanità e in futuro potrebbero contribuire all’elettronica flessibile, ai minuscoli sensori, alle celle solari più sottili e alla comunicazione quantistica crittografata.
I punti quantici sono i più piccoli componenti nel mondo delle nanotecnologie. Sono stati fondamentali per numerose innovazioni tecnologiche, dalle comunicazioni all’ottica ai computer superveloci alla diagnosi per immagini per la biomedicina. Il presidente del Comitato per il Nobel ha spiegato che “hanno molte proprietà affascinanti e insolite. È importante sottolineare che hanno colori diversi a seconda delle loro dimensioni”. Ekimov è riuscito negli anni ’80 a creare effetti quantistici dipendenti dalle dimensioni nel vetro colorato. Bru dimostrò pochi anni dopo effetti quantistici dipendenti dalle dimensioni nelle particelle che fluttuano liberamente in un fluido. Bru ha ottenuto particelle quasi perfette rivoluzionando la produzione chimica dei punti quantici.
Il riconoscimento a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov – premio di 11 milioni di corone svedesi, pari a un milione di dollari – si è aggiunto a quello per la medicina conferito lunedì all’ungaro-americana Katalin Karikó e allo statunitense Drew Weissman e a quello per la fisica al francese Pierre Agostini dell’Ohio University (Usa), all’ungherese Ferenc Krausz del Max Planck Institute di Monaco di Baviera e la francese Anne L’Huillier della Lund University (Svezia) per l’invenzione degli attosecondi. “È senz’altro un grande peccato. Ci rammarichiamo profondamento di quanto accaduto”, ha commentato il segretario generale dell’Accademia, Hans Ellegren a proposito della fuga di notizie.
BREAKING NEWS
The Royal Swedish Academy of Sciences has decided to award the 2023 #NobelPrize in Chemistry to Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus and Alexei I. Ekimov “for the discovery and synthesis of quantum dots.” pic.twitter.com/qJCXc72Dj8— The Nobel Prize (@NobelPrize) October 4, 2023