La crisi sismica

Terremoto ai Campi Flegrei: forte scossa avvertita anche a Napoli, boato e gente per strada

Paura a Napoli. Alcuni residenti a Posillipo hanno udito un forte boato prima che la terra tremasse. "Ormai scosse a grappoli tutti i giorni"

News - di Redazione Web

2 Ottobre 2023 alle 22:41 - Ultimo agg. 3 Ottobre 2023 alle 11:42

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Terremoto ai Campi Flegrei: forte scossa avvertita anche a Napoli, boato e gente per strada

“Bella forte questa”: questa volta avvertita anche nel centro di Napoli. Gente in strada nella zona dei Campi Flegrei, tra Pozzuoli e Napoli. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha misurato la magnitudo in 4.0, epicentro nella zona dei Pisciarelli, a tre chilometri di profondità. Alle 22:08. Su Twitter invece già centinaia i commenti. Le ultime scosse più forti erano state avvertite tra sabato e domenica. Alle 15:33 di ieri una di magnitudo 2.9. Già nella notte erano state avvertite scosse alle 3.15 e alle 3.18 rispettivamente di magnitudo 2.1 e 1.4, con epicentro nel golfo di Pozzuoli e in zona Pisciarelli. Un’altra alle 6.43, magnitudo 2.2, con epicentro nel golfo di Pozzuoli tra Pozzuoli e Bacoli a una profondità di cinque chilometri e alle 8.22 una scossa di 1.3.

Da giorni sui Campi Flegrei si sta verifcando uno sciame sismico sempre più frequente e di maggiore intensità: l’evento più forte si è registrato il 27 settembre, un terremoto di magnitudo 4.2, la più alta negli ultimi 39 anni. La crisi bradisismica in corso è partita dal 2005. Da allora il suolo si è sollevato e ha raggiunto il massimo di poco più di 113 centimetri nella zona del Rione Terra. La deformazione del suolo procede di pari passo con l’attività sismica. 80 gli eventi sismici di magnitudo inferiore a 3.2 registrati dall’inizio di questa fase, lo scorso 26 settembre.

 

L’area dei Campi Flegrei, dal greco “campi ardenti”, che comprende i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e parte della città di Napoli, è caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, noto anche come risorgenza calderica, movimenti lenti di sollevamento o di abbassamento del suolo che si verificano in aree vulcaniche. L’area ha fatto registrare due importanti crisi bradisismiche, a inizio anni ’70 e a inizio anni ’80, entrambe accompagnate da intense attività sismiche. Questa volta però sembra diversa, come ha osservato a Lapresse Giuseppe Mastrolorenzo dell‘Ingv. “Non bisogna comparare in modo così sicuro le fasi bradisismiche del passato con quelle attuali. Questo è un bradisismo completamente diverso come dinamica. Mentre nelle fasi precedenti il sollevamento era molto più rapido, in questo caso c’è una lunga fase bradisismica, con un lento sollevamento del suolo, ma la sismicità è arrivata agli stessi livelli delle fasi precedenti“.

Sulla base dei dati del monitoraggio e delle valutazioni della Commissione Grandi Rischi, la Protezione Civile aveva alzato il livello di allerta da VERDE a GIALLA che indica l’attività ordinaria del vulcano. Il Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato la settimana scorsa parte del contenuto di una Pec trasmessa al prefetto di Napoli dal professore Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, già direttore dell’Osservatorio Vesuviano, in cui si suggeriva di evacuare gli edifici localizzati nell’area di Agnano-Solfatara. Il Presidente della Campania Vincenzo De Luca ha avvisato la settimana prossima un’esercitazione di evacuazione. “Potremo fare un’evacuazione limitata a poche centinaia di persone per verificare un po’ la funzionalità del piano di evacuazione in caso di emergenza”.

Alcuni residenti a Posillipo hanno udito un forte boato prima che la terra tremasse. La scossa è stata avvertita anche in alcuni centri del vesuviano. Domani vertice a Roma, allo studio i piani di evacuazione. Tantissimi i post su Twitter. “Il letto oscillava e le porte sbattevano”, ha scritto un utente. “Questa scossa è stata decisamente forte”, scrive un altro. “Terremoto al Vomero che si è sentito benissimo, questa volta è stato tremendo”, ha osservato un altro. “Ormai scosse a grappoli tutti i giorni”.

2 Ottobre 2023

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