E vuole cedere il suo club

Emanuele Filiberto, la confessione a Belve: “Mio padre ha sbagliato a non chiedere scusa per le leggi razziali”

Curiosità - di Redazione

2 Ottobre 2023 alle 15:49

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Emanuele Filiberto, la confessione a Belve: “Mio padre ha sbagliato a non chiedere scusa per le leggi razziali”

Mio padre ha sbagliato a non chiedere scusa per le leggi razziali”. Parola di Emanuele Filiberto, il principe di Savoia protagonista martedì 3 ottobre a ‘Belve’, il programma condotto su Rai2 da Francesca Fagnani.  Quando la conduttrice chiede al principe-imprenditore in cosa la sua famiglia abbia sbagliato, Emanuele Filiberto risponde: “Mio padre è una persona che ha avuto per sua educazione un grandissimo rispetto della sua famiglia e del suo casato. Io avrei voluto quello che ho fatto io ben dopo: mi scuso per le leggi razziali, fosse stato fatto anche prima. Però qualcosa che lui ha avuto più di me, che è il rispetto per la sua famiglia e la sua storia, non poteva fargli dire queste cose. Questo è stato sbagliato”.

Nell’intervista Emanuele Filiberto tratta anche altri argomenti, a partire dalla decisione di fare causa ad un editore che, pubblicando il dizionario dei capi di Stato omosessuali e bisessuali, dichiarava che il nonno Umberto II, ultimo sovrano italiano, era omosessuale. “Era una stupidaggine – secondo Emanuele Filiberto – Prima di tutto non si parla dei morti, e soprattutto non si parla dei morti per dire una cosa che è una stupidaggine. Mio nonno ha avuto una moglie, ha avuto quattro figli, e tutt’un tratto fai uscire questa cosa. Si chiama una gran stronzata, scriverlo su un libro. Ma poi dammi delle prove, no? No, niente”.

Tradimenti e droghe

Quanto al matrimonio Clotilde Courau e le sue infedeltà, ammesse nelle scorse settimane in alcune interviste e articoli di giornale, l’erede di Casa Savoia ribadisce che “purtroppo sono successi, ci sono state delle spiegazioni, ci sono stati dei perdoni, non subito”. “Fate una vita per cui il tradimento è contemplato?“, chiede Fagnani. Ed Emanuele Filiberto: “È cosi, c’è un grandissimo amore e un grandissimo rispetto tra di noi, ed è andato oltre i tradimenti”.

Il figlio di Vittorio Emanuele di Savoia si apre anche sul suo periodo più ribelle, durante il quale non nasconde l’uso di droghe: “È una cosa che ho sempre detto. Va con il fatto di esser chiusi, introversi, di non poter affrontare l’altro in una maniera normale e sana come oggi potrei fare. Questi paradisi artificiali ti aprivano e ti facevano mostrare dei sentimenti che normalmente non avresti mai mostrato”. Quanto alla tipologia il principe rivela che “ce ne sono parecchie, però a quell’epoca andava molto la cocaina, purtroppo”.

La partecipazione a Sanremo

C’è spazio anche per parlare della sua partecipazione a Sanremo, su cui il principe racconta: “È stata un’operazione marketing della Rai, è la Rai che aveva chiesto della mia partecipazione a Sanremo perché era un anno un po’ debole per loro, serviva quel piccolo casino in più”. Quanto alla posizione in classifica finale, per Emanuele Filiberto “ben venga che sono arrivato secondo”.

L’addio alla Real Aversa

È di domenica invece l’addio di Filiberto al calcio ad Aversa. Il principe ha infatti lasciato la gestione della Real Aversa Normanna, formazione rilevata nei mesi scorsi e che disputa l’Eccellenza campana. Una scelta motivata dalle contestazioni di “dieci pseudo ultras che non sono neanche in grado di formulare in italiano una frase di senso compiuto”, è l’accusa di Filiberto dopo le contestazioni esplose al termine del match perso 4-1 contro la Puteolana.

La sua ‘Casa Reale Holding’ ha comunicato la decisione al sindaco, a cui ha rimesso il titolo sportivo. “Oggi termina il nostro progetto calcistico ad Aversa- si legge nella nota- non avendo alcuna intenzione di avere a che fare con quei 10 pseudo ultras che oggi hanno dato sfogo a tutta la loro frustrazione, senza tener conto di non essere neanche in grado di formulare in italiano una frase di senso compiuto. Quanto accaduto allo stadio Papa durante la sfida Aversa-Puteolana è qualcosa di inaudito, soprattutto alla luce dei sacrifici sostenuti l’anno scorso e che continuiamo a sostenere per mantenere il calcio ad Aversa. Avevamo chiarito che stavamo rivedendo tutto e che dal 10 ottobre saremmo ripartiti, anche in previsione dell’apertura del mercato di dicembre. Contestare andando nel personale, con frasi volgari ed ingiuriose, è inaccettabile e vergognoso”.

di: Redazione - 2 Ottobre 2023

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