Junts vuole amnista-referendum

Spagna, secondo flop di Feijóo in Parlamento: ‘no’ alla fiducia, Sánchez verso l’incarico con l’incognita catalana

Esteri - di Carmine Di Niro

29 Settembre 2023 alle 16:57 - Ultimo agg. 29 Settembre 2023 alle 17:28

Condividi l'articolo

Spagna, secondo flop di Feijóo in Parlamento: ‘no’ alla fiducia, Sánchez verso l’incarico con l’incognita catalana

Per la seconda volta Alberto Núñez Feijóo, leader del Partito Popolare spagnolo e incaricato dal re Felipe VI di cercare una maggioranza in Parlamento, non ha ottenuto la fiducia.

Dopo il voto negativo di mercoledì, venerdì anche nel voto con maggioranza semplice (nel primo serviva la maggioranza assoluta di 176 voti) Feijóo non è riuscito a raggiungere il risultato sperato: i sì sono stati 172, i voti contrati 176.

A Madrid ora si aspetta il momento in cui il re, che in Spagna è anche capo dello Stato, darà l’incarico al leader del Partito Socialista e primo ministro uscente Pedro Sánchez, col secondo giro di consultazioni già annunciato per il 2 e 3 ottobre prossimo. Se nemmeno Sánchez né un altro candidato otterrà l’investitura del Congreso entro il 27 novembre, la Spagna tornerà al voto il 14 gennaio.

Il risultato odierno, ma anche quello di mercoledì, di Alberto Núñez Feijóo, era ampiamente previsto. Per il leader del PP era infatti impossibile ottenere una maggioranza visto l’incompatibilità con Junts per Catalunya, il partito indipendentista catalano di centrodestra vero protagonista delle trattative.

Il movimento guidato da Carles Puigdemont, colui che nel organizzò il controverso referendum per l’indipendenza della Regione (considerato illegale dallo stato spagnolo) e che da allora si trova in esilio volontario in Belgio per sfuggire all’arresto delle autorità di Madrid, è l’ago della bilancia per la formazione di un esecutivo ed evitare il ritorno alle urne.

Le sue richieste per votare la fiducia al governo Sánchez sono però onerose: Puigdemont ha chiesto l’amnistia per tutti gli indipendentisti catalani e un nuovo referendum. Su quest’ultimo punto i Socialisti sembrano al momento irremovibile sul ‘no’, mentre sull’amnistia il terreno appare meno ostico: il governo Sánchez aveva già concesso la grazia nei confronti dei dirigenti indipendentisti che erano stati condannati per reati come la sedizione in occasione del referendum.

Così come nel discorso tenuto mercoledì, anche oggi Feijóo ha utilizzato il Parlamento non come piattaforma per presentare al Paese il suo programma di governo, ma come tribuna per attaccare Sánchez e di fatto rafforzare il suo ruolo di leader del partito e dell’opposizione. “Io sono contrario. E lei che ne pensa? Ricordo che s’impegnò a non fare né l’una né l’altro”, ha incalzato Feijóo in aula rivolgendosi a Sánchez proprio sui due temi scottanti dell’amnistia e del referendum.

Come detto, l’intesa tra Socialisti, la sinistra di Sumar (il partito guidato dall’ex ministra del Lavoro Yolanda Díaz), i partiti regionali e Junts per Catalunya appare al momento tutt’altro che scontata: per questo lo spauracchio del ritorno al voto è una ipotesi ancora molto forte.

29 Settembre 2023

Condividi l'articolo