Alta tensione
Chi è Milan Radoicic, l’estremista serbo responsabile dell’attacco a Banjica in Kosovo
Il vicepresidente di 'Lista serba' ha ammesso le sue responsabilità e si è dimesso dal partito. La conferma è arrivata anche dal presidente serbo Vucic. Pristina aveva accusato il governo serbo di aver sostenuto l'attacco. Nello scontro sono morte quattro persone, tra cui un poliziotto kosovaro. Poi i miliziani si erano rifugiati in un monastero
Esteri - di Redazione Web
Si è dimesso dalla carica di vicepresidente del partito Lista serba (gruppo politico rappresentativo dei serbi del Kosovo) Milan Radoicic, accusato dal ministro dell’Interno kosovaro Xhelal Svecla di essere il leader del gruppo armato che ha attaccato domenica il villaggio di Banjica. Lo ha reso noto il presidente serbo, Aleksandar Vucic, in un’intervista ripresa dall’emittente “Euronews“. “Radoicic non vuole danneggiare ulteriormente la Lista serba“, ha sottolineato Vucic, definendo poi preoccupante la situazione in Kosovo. “Non so se quello che è successo sia stato un punto di svolta“, ha detto Vucic in riferimento a quanto accaduto a Banjica. “Sono molto preoccupato perchè so quanto siano aggressivi Albin Kurti e Vjosa Osmani (premier e presidente del Kosovo), soprattutto quando credono di avere molto sostegno da parte della comunità internazionale“, ha aggiunto il presidente serbo. L’ex vicepresidente del partito Lista serba Radoicic si è assunto la “piena responsabilità” dell’attacco. Lo stesso Radoicic ha rilasciato alcune dichiarazioni tramite il suo avvocato Goran Petronijevic e rilanciata dall’emittente televisiva “N1″.
Chi è Milan Radoicic l’estremista serbo responsabile dell’attacco a Banjica in Kosovo
Nella lettera, Radoicic ha spiegato di essere arrivato “insieme ai connazionali” il 24 settembre nel nord del Kosovo al fine di “incoraggiare la popolazione nella resistenza al regime di Albin Kurti“. L’ex vicepresidente di Lista serba ha sottolineato di “aver effettuato personalmente tutti i preparativi logistici” e di “non aver ricevuto alcun aiuto dalle autorità di Belgrado, nè di averle informate delle sue intenzioni“. Radoicic ha spiegato che, secondo le informazioni in suo possesso, il poliziotto kosovaro morto nello scontro “è stato ucciso da un’esplosione e non da un proiettile“, ma che in quel momento lui non era presente. In precedenza, il ministro dell’Interno kosovaro, Xhelal Svecla, pubblicando un video aveva accusato Radoicic di essere il leader del gruppo armato.
Le dimissioni
Radoicic è un personaggio controverso al centro di vicende oscure e al limite della legalità. Il suo avvocato, Petronijevic ha accusato l’Ue, garante degli accordi del dialogo, di non aver preso alcuna misura per indurre Pristina al rispetto di tali intese. Il legale ha ribadito le critiche alle autorità kosovare che non hanno consentito a esperti serbi nè di Eulex di assistere all’autopsia sulle salme dei tre serbi rimasti uccisi negli scontri a Banjska. Cosa questa, ha osservato, che dimostra la volontà di nascondere qualcosa.