Il delitto

Uccide moglie, figlio e la suocera nella casa di riposo e si toglie la vita: la strage familiare ad Alessandria

In un primo momento sembrava un caso di omicidio suicidio: i corpi dell'uomo e della suocera ritrovati nel giardino dell'Istituto. Quando i carabinieri hanno cercato i familiari la scoperta degli altri due corpi. La carneficina annunciata in un biglietto

Cronaca - di Redazione Web

27 Settembre 2023 alle 13:47 - Ultimo agg. 27 Settembre 2023 alle 17:17

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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Quello che sembrava in un primo momento un caso di omicidio-suicidio è in realtà una strage familiare. A morire un uomo, la moglie, il figlio e la suocera. Secondo quanto emerso fino il 67enne Martino Benzi avrebbe ucciso la moglie Monica Betra, 55 anni, il figlio Matteo di 17 e la suocera Carla Schiffo, di 78 anni. E poi si sarebbe tolto la vita. È successo ad Alessandria. Una strage familiare anticipata in uno scritto. Ancora molti gli elementi da accertare e da definire con chiarezza. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Alessandria e il 118. Sono in corso le indagini da parte dei militari dell’Arma.

In un primo momento era emerso l’omicidio-suicidio avvenuto all’interno della casa di riposto istituto “Divina Provvidenza Madre Teresa Michel” che si trova nell’omonima piazza di Alessandria. L’uomo sarebbe entrato nell’orario delle visite e avrebbe ucciso a coltellate la suocera. Con la stessa arma si sarebbe ucciso colpendosi alla gola. I due cadaveri sono stati ritrovati nel giardino della struttura dal personale.

Quando i carabinieri sono intervenuti sul posto, hanno identificato le vittime e si sono recati presso l’abitazione della famiglia per informare i parenti, hanno scoperto gli altri due cadaveri. Per entrare in casa i militari hanno dovuto sfondare la porta. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica della strage familiare. La donna lavorava a Valenza Po, i colleghi avevano provato più volte a contattarla non vedendola arrivare a lavoro. Il figlio della coppia studiava all’Itis Alessandro Volta.

L’uomo era un consulente informatico, laureato al Politecnico di Torino nel 1982. Era titolare di uno studio di consulenza informatica e di progettazione di siti web. “Sono uno che si è deciso a fare un figlio a cinquant’anni, età in cui qualche mio compagno di scuola diventava nonno”, aveva scritto sul suo blog. Si diceva “orgoglione” del figlio. “Mi piace raccontare. E scrivere. Ho incominciato a farlo seriamente il giorno in cui mio figlio ha compiuto diciotto mesi e all’inizio era la trascrizione delle favole raccontate a lui, poi sono diventate storie per quando fosse stato più grande”. Avrebbe annunciato la strage in un biglietto secondo quanto riferito a Lapresse da fonti investigative.

27 Settembre 2023

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