La vicenda
Adamo Guerra, l’ennesima vittima dell’ennesima sceneggiata mediatica
Ha finto il suicidio lasciando una lettera per l'ex moglie e le figlie. Poi è stato trovato vivo e vegeto in Grecia. Ma la scoperta importante è stata un'altra: l'ex consorte Raffaella Borghi sapeva che l'ex marito non si era tolto la vita. E sapeva anche dove si trovava., Ma intanto lo sputtanamento e la gogna mediatica targata 'Chi l'ha visto' si erano già scatenati
Curiosità - di Andrea Aversa
La domanda è lecita. La trasmissione ‘Chi l’ha visto‘ sapeva che Raffaelle Borghi forse aveva mentito? La chiave della questione è tutta nella risposta. Noi immaginiamo che la redazione del programma abbia fatto tutte le dovute verifiche del caso prima di strutturare il servizio. Il caso è quello di Adamo Guerra. L’uomo era scomparso da 10 anni. O meglio era creduto morto. Nel 2013 aveva lasciato una lettera all’ex moglie Raffaella Borghi dove le diceva di avere gravi problemi economici e che l’avrebbe fatta finita. Guerra doveva pagare all’ex consorte gli alimenti per le figlie. Così si è imbarcato per la Grecia, direzione Patrasso. Ha finto di essersi tolto la vita e poi ha vissuto l’ultima decade nella località greca.
Perché Adamo Guerra va difeso dalla gogna mediatica
A quanto pare non lo ha fatto tanto in incognito. Infatti, l’Ansa, ha svelato un retroscena: la Borghi, insieme a una delle due figlie, il 30 settembre del 2016 ha firmato una denuncia contro Guerra. Quest’ultimo era ritenuto colpevole di aver violato i vincoli economici nei confronti della famiglia. Dunque, sia la donna che almeno una delle due figlie e forse – persino – anche i nonni (che negli anni hanno aiutato molto madre e figlie rimaste sole), sapevano che l’uomo fosse vivo. E forse conoscevano anche il luogo nel quale si trovava.
La storia
La conferma è arrivata dalla stessa Borghi in sede di denuncia. Ai carabinieri spiegò che le autorità greche, nell’ambito delle indagini europee volte al ritrovamento dell’ex marito, avevano individuato la località dove Guerra viveva. La notizia era stata comunicata a tutta la famiglia. Quindi è falso anche un altro elemento: l’aver scoperto solo nel 2022 che Guerra fosse vivo. Una rivelazione giunta grazie a una richiesta fatta da lui stesso all’Anagrafe italiana dei residenti all’estero (Aire). Tornando al quesito iniziale dell’articolo, considerato che poi la Borghi si è rivolta a ‘Chi l’ha visto‘, gli autori della trasmissione e la conduttrice Federica Sciarelli, sono stati vittime inconsapevoli di questa sceneggiata o hanno consapevolmente contribuito a scatenare la gogna mediatica nei confronti di Guerra? Oppure, la messa in scena è stata – da un lato – un regolamento di conti in famiglia (anche da un punto di vista economico, pare che la figlia più grande della coppia debba iniziare l’università) e dall’altro un prodotto televisivo ‘truffaldino‘?
La sceneggiata
Perché Adamo Guerra va difeso dalla gogna mediatica? Per carità nessuno nega, almeno dai fatti raccontati, che molto probabilmente Guerra non si è comportato benissimo. Ha rigettato le proprie responsabilità, quanto meno di genitore. Ma chi siamo noi per giudicarlo? Eppure le telecamere della Rai, scomodate da una finta segnalazione, sono andate a pizzicarlo fino in Grecia. Sono andate sul suo posto di lavoro, a riprenderlo e registrarlo. A tamponarlo con una raffica di domande. Non è neanche servita la ‘delicatezza’ di oscurare il volto di Guerra: nel giro di qualche ora la faccia dell’uomo era su tutti i giornali e le televisioni. E alla fine questa storia potrebbe anche pregiudicare le buone ragioni della sua famiglia.