Il giallo
Cadavere impiccato al viadotto di Trieste: “È un uomo di 52 anni, non è stato torturato”
Non aveva documenti addosso. Il caso del cadavere ritrovato dagli operai Anas ieri mattina. Nessun segno di violenza sul corpo
Cronaca - di Redazione Web
Si tratterebbe di un uomo, probabilmente iraniano, di 52 anni. Procedono le indagini sullo sconvolgente ritrovamento, ieri mattina a Trieste, lungo l’arteria a scorrimento veloce Grande viabilità, del cadavere appeso, impiccato, al parapetto e vicino al guardrail. A scoprirlo alcuni operai dell’Anas che intorno alle 8:30 erano arrivati sul posto per alcuni lavori di manutenzione. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, secondo quanto riferito dal Comando Provinciale dei carabinieri. Sembra però esclusa la pista delle torture.
Sul posto erano intervenuti i militari con vigili del fuoco e polizia scientifica. La superstrada collega Trieste a Muggia e con il confine con la Slovenia. Il corpo è stato trovato con le mani legate con una camicia, i piedi con del nastro adesivo, il volto coperto da una benda. Nei pressi del corpo nastro adesivo, una bottiglia, una borsa e alcune corde. In un primo momento si era parlato di ferite sul corpo, segni di tortura come bruciature di sigaretta e altre ferite che facevano pensare a un delitto. L’Arma ha smentito in una nota. “Si smentisce la presenza di evidenti segni di tortura”.
Il Corriere della Sera scrive che addosso l’uomo non aveva documenti ma alcuni fogli scritti in italiano e in persiano. Secondo le prime indiscrezioni era un fissa dimora arrivato a Trieste da qualche mese. In corso gli accertamenti per procedere con l’identificazione. Secondo il medico legale che ieri ha visitato per due volte la salma si trovava lì da due o tre giorni. L’uomo potrebbe essere morto soffocato ma al momento il caso è un giallo da risolvere e non si esclude alcuna pista.
I militari avrebbero già ascoltato alcuni testimoni e le attività procederanno nelle prossime ore. Dovrebbero essere acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’Anas. A guidare le indagini il pm Maddalena Chergia della Procura di Trieste. Potrebbe essere aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio a carico di ignoti.