La vertenza
Teatro San Carlo, il ministro Sangiuliano: “Le sentenze si rispettano”
Il Maestro Stephen Lissner è stato reintegrato nel ruolo di Sovrintendente e Direttore artistico del lirico grazie a una sentenza del Tribunale del Lavoro. Cancellato il decreto di pensionamento approvato dal Governo. Il Presidente della Fondazione teatro di San Carlo, Gaetano Manfredi, ha ipotizzato la strada del ricorso. Ma il Mic provvederà a revocare la nomina di Fuortes
Cultura - di Redazione Web
Per dipanare il nodo creatosi al teatro San Carlo, dopo l’ordinanza del giudice del lavoro che reintegra l’ex soprintendente Lissner, ci sono “dubbi interpretativi“, anzi “è un piccolo pasticcio“. Lo dice ai giornalisti il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, presidente della Fondazione del San Carlo, dopo la riunione del Consiglio di indirizzo del lirico che ha deciso di impugnare il reintegro di Lissner. “Sono state seguite le indicazioni dell’Avvocatura dello Stato, che ritiene ci siano delle fragilità nelle motivazioni dell’ordinanza del giudice e ha quindi suggerito di ricorrere“. Tra i motivi del ricorso c’è, spiega Manfredi, quello del vulnus alla gestione del teatro: “Il provvedimento cautelare di reintegro sarà poi soggetto a un giudizio di merito, quindi c’è una situazione di incertezza che crea instabilità nella gestione del San Carlo“.
Il sindaco Manfredi
Certo, “noi dobbiamo ottemperare alla richiesta del giudice di reintegrare Lissner” ma per poterlo fare “ci sono atti propedeutici che spettano al ministero della Cultura, titolare del potere di nomina del soprintendente“. Nel contratto stipulato con Fuortes esiste, rende noto Manfredi, “la clausola di decadenza nel caso di un reintegro del predecessore deciso in sede giudiziaria“, ma il nodo giuridico è comunque intricato anche perché “l’ordinanza del giudice del lavoro interviene solo sull’ambito contrattuale di Lissner, sulla componente privatistica” mentre nella gestione di un lirico esiste anche una “componente pubblicistica” da tenere in considerazione, ossia la nomina da parte del ministero. Quindi se il Mic non revoca la nomina, la Fondazione del San Carlo “non può eseguire il reintegro” di Lissner.
Il ministro Sangiuliano
“Le pronunce della magistratura si rispettano e si adempie scrupolosamente alle sue decisioni. Pertanto, l’ex sovrintendente Stephane Lissner deve tornare al San Carlo. Gli uffici del Ministero sono al lavoro sin da ieri sera per predisporre gli atti necessari, nel rispetto delle procedure fissate dalla legge. Al riguardo, il Ministero attende le comunicazioni del Consiglio di Indirizzo della Fondazione lirico-sinfonica Teatro di San Carlo, titolare dei rapporti di lavoro con Stephane Lissner e Carlo Fuortes, dallo stesso CdI proposto“. È quanto si legge in un comunicato del ministero della Cultura in merito all’ordinanza del giudice del lavoro del Tribunale di Napoli che reintegra nelle funzioni l’ex sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro di San Carlo.
La nota del Consiglio di indirizzo del Teatro San Carlo
Il Consiglio di Indirizzo del Teatro di San Carlo – convocato in via d’urgenza a seguito della comunicazione dell’ordinanza n. 19882 del 12 settembre 2023 del Tribunale di Napoli Sezione Lavoro che in accoglimento parziale dell’istanza cautelare presentata dal Maestro Lissner ha ordinato alla fondazione di reintegrare il ricorrente – ha deliberato all’unanimità dei presenti (assente il rappresentante della Regione) di:
– procedere all’esecuzione dell’ordinanza del Tribunale di Napoli, comunicando immediatamente la stessa al Ministero della Cultura in funzione di ogni necessario adempimento per l’esecuzione, tenuto conto che l’incarico di Sovrintendente è conferito, come prescritto dalla Legge, con Decreto del Ministro della Cultura e, allo stato, permane quello di nomina del dott. Fuortes;
– di proporre reclamo, con istanza di sospensione, per la riforma e revoca dell’ordinanza tenuto conto del parere espresso in merito dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato.