La scomparsa

Alessandro Venturelli, mamma Roberta: “Non mi fermerò finché non avrò notizie certe. Convinta che dietro la scomparsa ci sia qualcuno”

Del 23enne di Sassuolo non si hanno notizie da 32 mesi. La madre Roberta Carassai è a Napoli: sono giunte segnalazioni da Scampia ma non ancora verificate. La donna: "Andrò in Questura a chiedere aiuto". A l'Unità ha descritto il figlio, la sua vita e le sue sofferenze. Ma anche gli ostacoli posti dal sistema giudiziario. Infine l'appello e l'annuncio: "Chiediamo l'aiuto delle autorità e ai cittadini. Prevista una ricompensa a chi fornirà prove concrete"

Cronaca - di Andrea Aversa

20 Agosto 2023 alle 11:57 - Ultimo agg. 20 Agosto 2023 alle 12:08

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Dov’è Alessandro Venturelli la madre è a Scampia

Ha riempito uno zaino con della biancheria, ha preso i documenti ed è andato via di casa. Era il 5 dicembre 2020 e da allora non si sono più avute notizie di Alessandro Venturelli, il 23enne scomparso da Sassuolo. Da quel giorno è iniziata la battaglia dei suoi genitori per trovarlo, con la madre Roberta Carassai in prima linea, assistita dall’avvocato Claudio Falleti e dall’associazione ‘Il coraggio onlus‘. Sono 32 mesi che Alessandro è sparito, quasi mille giorni che i suoi familiari non lo hanno più sentito.

Dov’è Alessandro Venturelli la madre è a Scampia

Per tutto questo tempo sono arrivate tantissime segnalazioni. Alcune false, altre più concrete. Ma mai nessuna è stata ufficialmente verificata. Poi, questo ferragosto, la notizia: Alessandro è stato avvistato a Scampia, quartiere dell’area Nord di Napoli. Ad aver notato quel giovane con un tatuaggio sul braccio, alcuni commercianti del posto. “Purtroppo – ha detto mamma Robertal’Unità – anche se si è trattato di segnalazioni credibili, non ho avuto alcuna prova che le confermasse. Nessuna foto che mostrasse mio figlio in giro per quei luoghi“.

La vicenda

La donna, tramite i volontari dell’associazione, è entrata in contatto anche con persone ai margini della società, come i senza fissa dimora e i clochard. Ma l’esito è stato lo stesso: probabilmente Alessandro è stato visto, è stato nel quartiere ma non ci sono prove ufficiali che lo confermano. “Per questo motivo – ha spiegato la madre del giovane – andrò in Questura a chiedere tutto il supporto possibile“. Che tradotto vuol dire, ad esempio, avere l’opportunità di vedere i filmati registrati dalle video camere di sorveglianza poste nelle zone dove è stato avvistato il 23enne.

La sofferenza e il sospetto

Roberta Carrai ci ha raccontato che, “mio figlio è un ragazzo normale che viveva in una famiglia normale. Avevamo un rapporto molto bello. È il nostro unico figlio e già da adolescente fino ai 20 anni ha vissuto molte sofferenze. A 15 anni ha avuto un grave incidente in moto che lo ha costretto in coma e a una difficile riabilitazione. Poi ha perso la vita mio fratello, persona alla quale Alessandro era molto legato. Infine, mi sono ammalata. Devo dire che negli ultimi giorni prima della scomparsa Alessandro era cambiato. Sembrava impaurito. Mi diceva, ‘qualcuno mi sta manipolando, stai attenta’. Ma non ha mai voluto parlarne chiaramente né con me, né con il papà. Abbiamo cercato di aiutarlo con uno psicologo ma senza successo. Anche i suoi amici sono rimasti senza parole dopo che è andato via. Per questo sono convinta che dietro la sua scomparsa ci sia qualcuno. Scomparsa di cui ignoro ancora il motivo. Penso che Alessandro si sia trovato in una situazione più grande di lui“.

L’ingiustizia

Nel frattempo, parallelamente alle ricerche, continua senza sosta anche la battaglia legale. Un percorso che ha l’obiettivo di evitare che il caso venga archiviato. “Un caso lo si archivia quando ci sono prove concrete che lo permettano. Quando è chiaro che la persona cercata non risulti più scomparsa, e che sia per certo viva o morta – ha affermato la Carrassai – Diciamo che su questo gli inquirenti sono stati un pò superficiali. Le indagini si sono concentrate soltanto sulla ricerca di un cadavere e non di una persona. Quando abbiamo sollecitato le autorità nel verificare le segnalazioni provenienti dall’estero abbiamo scoperto che la Procura di Modena non aveva mai fatto richiesta per un’indagine europea“.

L’appello

Io chiedo soltanto – ha concluso la madre di Alessandro – tutto l’aiuto possibile dalle istituzioni, dalle autorità, dalla giustizia e dalle forze dell’ordine. Chiedo ai cittadini di inoltrarci le dovute segnalazioni se dovessero vedere mio figlio. Per colui che fornirà una prova concreta è prevista una ricompensa. C’è una sola certezza: mio marito ed io non ci fermeremo mai finché non giungeremo alla verità“.

20 Agosto 2023

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