Il ritrovamento
Cos’è la testuggine alligatore, la tartaruga aggressiva abbandonata nel torinese: “Morso più potente del leone e dello squalo”
L'esemplare ritrovato nel torinese, nei pressi di un parco frequentato da bambini. Sequestrata e portata in un Centro Animali Non Convenzionali
Ambiente - di Redazione Web
Ad accorgersi che non si trattava di una tartaruga come le altre è stato un passante. Si trovava in uno stagno di Pianezza, in provincia di Torino, un pericoloso esemplare di testuggine: una tartaruga alligatore. È scattata la caccia all’uomo, nel torinese, dopo l’avvistamento e l’intervento sul posto, in un ristagno d’acqua del Rio Fellone, dei carabinieri del nucleo C.IT.E.S. Gli accertamenti hanno confermato che l’animale era una Macrochelys temminckii, non una consueta testuggine domestica da compagnia ma una tartaruga aggressiva dotata di un morso più potente di quello del leone o dello squalo bianco. Presumibilmente importata illegalmente in Italia.
La cosiddetta testuggine alligatore è la più grande del Nord America. Può raggiungere una grandezza di un metro e mezzo di lunghezza e pesare anche più di cento chili. È una specie selvatica che costituisce pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. È stato stimato che il suo morso può raggiungere una pressione di settantuno chilogrammi per centimetro quadrato. Per dare una misura, come riporta Il Corriere della Sera, è stata paragonata a quelli del leone o dello squalo bianco ed è stata giudicata anche più potente, al pari di quello della tigre.
La tartaruga alligatore si trova soprattutto negli Stati Uniti Sud-Orientali, in particolare nel bacino del Mississippi. Si nasconde sui fondali e aggredisce le sue prede per nutrirsi, soprattutto di notte. È classificata come specie vulnerabile, anche a causa del suo impiego in ambito culinario: le sue carni sono ricercate per produrre il brodo di tartaruga. La sua commercializzazione e detenzione è vietata.
L’esemplare ritrovato nel torinese nei pressi di un parco giochi frequentato da bambini è in buona salute, pesa 15,7 chili e il suo carapace è lungo quarantotto centimetri. L’animale è stato ritrovato e sequestrato dai carabinieri del nucleo Raggruppamento CITES del Comando carabinieri di Torino per la tutela della biodiversità e dei parchi, è stato trasportato al Canc, il Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco, dov’è stato visitato dai veterinari. È stata inserita nel recinto animali pericolosi dell’Oasi del Canc, in attesa del suo trasferimento in bioparchi idonei. È stata aperta un’indagine a carico di ignoti per abbandono, violazione della normativa sull’importazione e la detenzione di animali pericolosi.