A 70 anni
È morto Andrea Purgatori, addio al giornalista e conduttore televisivo
La scomparsa improvvisa, a causa di una malattia fulminante. Era stato anche attore e doppiatore, autore di grandi inchieste sui casi della strage di Ustica e sulla scomparsa di Emanuela Orlandi
News - di Redazione Web
È morto all’improvviso il giornalista e conduttore Andrea Purgatori, noto al grande pubblico per le sue inchieste e per la trasmissione che conduceva su La7, “Atlantide”, in onda dal 2017, che spaziava dai grandi misteri irrisolti a gialli italiani, dalla geopolitica a biografie storiche. Una notizia arrivata all’improvviso, diffusa da Il Corriere della Sera, il giornale per il quale Purgatori lavorava da oltre quarant’anni e per il quale continuava a scrivere. Purgatori è stato anche attore, sceneggiatore, doppiatore e saggista.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, è stato stroncato da una malattia fulminante. È morto a Roma, dov’era nato nel 1953. Aveva studiato al Master of Science in Journalism della Columbia University a New York nel 1980. Per Il Corriere era stato inviato dal 1976 al 2000, aveva trattato inchieste e reportage su stragi di mafia e terrorismo, intelligence e guerre. Ha condotto e lavorato a programmi come Uno di notte, Dossier, Spazio Sette, Focus e Confini per la Rai.
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Era risultato molto influente il suo contributo nelle inchieste sulla strage di Ustica e sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Su Ustica scrisse anche la sceneggiatura di Il muro di gomma, diretto da Marco Risi, e su Netflix era stato tra i protagonisti intervistati nella docu-serie Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi. Purgatori era stato anche attore nel film Fascisti su Marte diretto da Corrado Guzzanti e Igor Skofic. Dal 12 maggio 2014 al 15 giugno 2020 è stato presidente di Greenpeace Italia. Era membro dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Accademia europea del cinema, presidente delle Giornate degli Autori e dal 4 marzo 2015 era membro del Consiglio di Gestione della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE).
Purgatori ha pubblicato anche un romanzo, Quattro piccole ostriche, per HarperCollins. Ha vinto il Premio Flaiano nel 2019 con Atlantide, come miglior trasmissione culturale. Ha vinto anche il Nastro d’Argento per Il Muro di Gomma, il Premio Hemingway di giornalismo, il Premio Crocodile – Altiero Spinelli, il Globo d’Oro alla miglior sceneggiatura per Il giudice ragazzino e il premio Sergio Amidei per la miglior sceneggiatura internazionale per Fortapàsc, il film ispirato alla vicenda e all’omicidio del giornalista napoletano Giancarlo Siani.
“La vicenda di Ustica sintetizza tutto il carattere di Andrea Purgatori – si legge nell’articolo in ricordo su Il Corriere della Sera – , il suo istinto di eccellente cronista (teneva molto a questo appellativo), di inviato di grande livello e qualità (per anni si occupò di Iran e di Libia in tempi in cui lavorare su quei campi era particolarmente complesso). Una scrittura densa, rapida, priva di inutili orpelli, diciamo severa. Esattamente come il linguaggio televisivo che i telespettatori hanno ritrovato nell’avventura di “Atlantide”.
Purgatori aveva sposato nel 1992 in Svizzera una storica dell’arte di origine tedesca. La coppia si era poi separata. Avevano avuto tre figli, Edoardo, Ludovico e Vittoria.