Londra, Vilnius, Helsinki

Bombe a grappolo e NATO, l’atteso viaggio di Joe Biden in Europa: “Kiev non è pronta all’Alleanza”

Le tappe del Presidente USA dopo l'annuncio sulle armi vietate da convenzioni internazionali. L'ingresso di Kiev nell'Alleanza "nel mezzo di un conflitto significherebbe entrare in guerra con la Russia” ha detto Biden a CNN

Esteri - di Antonio Lamorte - 10 Luglio 2023

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Bombe a grappolo e NATO, l’atteso viaggio di Joe Biden in Europa: “Kiev non è pronta all’Alleanza”

Londra, Vilnius, Helsinki. Era previsto da tempo, è diventato ancora più centrale e incandescente il viaggio che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden farà questa settimana in Europa. Quattro giorni infiammati dalla questione delle bombe a grappolo: le armi vietate da una Convenzione delle Nazioni Unite – ma non da USA, Russia e Ucraina – che Washington ha deciso inviare a Kiev, un ulteriore salto di qualità nelle forniture da parte dell’America al Paese invaso da Mosca. L’appuntamento più atteso sarà quello in Lituania, dove martedì si riunirà il vertice NATO che andrà avanti fino a mercoledì.

Il viaggio è partito ieri. Il presidente degli Stati Uniti oggi sarà a Londra, incontrerà il premier britannico Rishi Sunak a Downing Street e Re Carlo III a Windsor. È il primo incontro con il successore della Regina Elisabetta dopo l’incoronazione. Biden incontrerà filantropi e investitori a un evento sul clima. Il premier britannico si è detto contrario alla fornitura delle bombe a grappolo e al loro utilizzo da parte delle forze di Kiev, che dal canto loro hanno garantito che non saranno usate in territorio russo e soltanto su obiettivi militari. Le bombe a grappolo, che rilasciano come in una rosa i diversi ordigni “cluster bomb” che contengono, non garantiscono la precisione. Altra criticità è l’alto tasso di bombe inesplose che restano sul territorio dopo il lancio.

A Vilnius Biden dovrà provare a compattare l’Alleanza intorno al sostegno in favore di Kiev. Alla CNN il Presidente ha chiarito in un’intervista alla vigilia del viaggio che Kiev “non è pronta a far parte della Nato … deve soddisfare altri requisiti” e “non c’è unanimità tra i Paesi membri” e farlo ora “nel mezzo di un conflitto significherebbe entrare in guerra con la Russia”. L’articolo 5 della NATO detta infatti che gli stati membri “concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in Nord America, sarà considerato un attacco contro tutte” e quindi ognuna di esse può decidere di intraprendere “le azioni che ritiene necessarie, compreso l’uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza nell’area dell’Atlantico settentrionale”.

Il Presidente degli Stati Uniti ha suggerito di “tracciare un percorso razionale affinché l’Ucraina possa qualificarsi per poter entrare nella Nato” e garantito che nel frattempo gli Stati Uniti, insieme agli alleati, continueranno a fornire sicurezza e armi” all’Ucraina, “come fanno per Israele”. Altro punto delicato: l’ingresso della Svezia nell’Alleanza. La Turchia rimprovera a Stoccolma l’ospitalità concessa a militanti curdi. A esacerbare i rapporti anche il Corano bruciato in piazza in alcune manifestazioni nelle scorse settimane. Biden ha evocato una possibile leva di scambio, assecondando il desiderio turco di ammodernare la flotta di F-16 insieme a quello analogo della Grecia (i due Paesi hanno rapporti tesi), rafforzando così complessivamente le capacità militari della Nato. La Casa Bianca ha annunciato che Biden proverà a convincere il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan a togliere il veto.

Il Presidente terrà un discorso all’università di Vilnius. Si presume che Biden insisterà sull’importanza di sostenere Kiev prima che le condizioni climatiche complichino la situazione sul campo e sulle difficoltà della Russia mostrate anche nel fantomatico golpe ribattezzato “Marcia per la Giustizia” dei mercenari della Wagner. Giovedì Biden è atteso a Helsinki per un summit con i governi dei Paesi baltici e per celebrare l’entrata della Finlandia nella NATO, l’ultimo entrato a far parte dell’Alleanza. L’ultima visita di un Presidente americano in Finlandia risale al 2018, quando Donald Trump incontro il presidente russo Vladimir Putin.

Biden parlerà almeno due volte pubblicamente dopo il suo viaggio in Europa: una volta dopo il vertice Nato e un’altra dopo la tappa a Helsinki. A Vilnius è attesa anche la Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni che prima di recarsi in Lituania farà visita alle forze armate militari a Riga, in Lettonia. Al vertice in Lituania si discuterà anche dell’adeguamento del budget di spesa militare dei Paesi membri a oltre il due per cento del PIL, lo standard richiesto dalla NATO e mai raggiunto da alcuni paesi aderenti, come per esempio la Germania.

10 Luglio 2023

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