Meloni spettatrice interessata

Tajani allo scontro con Salvini in ottica Europee, ‘no’ ad accordi con Le Pen e AfD: ira della Lega contro Forza Italia

Politica - di Carmine Di Niro

3 Luglio 2023 alle 12:28 - Ultimo agg. 3 Luglio 2023 alle 18:32

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Tajani allo scontro con Salvini in ottica Europee, ‘no’ ad accordi con Le Pen e AfD: ira della Lega contro Forza Italia

Isolare Matteo Salvini e la Lega. Appare questo il “gioco politico” di Antonio Tajani e Giorgia Meloni, col numero uno di Forza Italia (dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi) che dagli studi Rai di Agorà manda segnali eloquenti all’altro vicepremier in vista delle attese elezioni europee del 2024, quando potrebbe cambiare il governo di “grande coalizione” tra popolari e socialisti che guida la Commissione.

Voglio essere molto chiaro – spiega Tajani ospite di Rai3 – sono anche vicepresidente del Ppe: per noi è impossibile qualsiasi accordo con Afd e con il partito della signora Le Pen“, ovvero i ‘post-nazisti’ della Alternative für Deutschland tedesca e il Rassemblement National, ormai partito leader della destra francese.

Tajani dunque esclude qualsiasi tipo di intesa con questi partiti, che fanno parte assieme al Carroccio del gruppo politico europeo di Identità e Democrazia. Una doccia gelata per Salvini, che in una intervista concessa nel weekend al Corriere della Sera aveva proposto un “patto scritto per il centrodestra”, invitando gli alleati del governo Meloni ad essere “tutti uniti in Europa” e rimarcando la sua vicinanza all’estrema destra francese: “Le Pen come la Lega”.

Lega che per Tajani “è cosa ben diversa” dai suoi alleati europei, la AfD e il Rassemblement National di Le Pen. “Saremmo lieti di avere la Lega parte di una maggioranza, ma senza Le Pen e Alternative Fur Deutschland”, spiega sempre ad Agorà il ministro degli Esteri del governo Meloni per tentare di smorzare anche le polemiche, con una proposta che ovviamente è irricevibili per Salvini e soci.

Non è un caso che dal Carroccio arrivi subito un duro attacco all’alleato di governo. A sferrarlo è Marzo Zanni, l’europarlamentare e presidente del gruppo di Identità e Democrazia, assieme al capo delegazione della Lega Marco Campomenosi. “Davvero l’amico Antonio Tajani preferisce continuare a governare con Pd, socialisti e Macron? La Lega lavora per cambiare la maggioranza in Europa e dare vita, finalmente, a un progetto di centrodestra unito, capace di dare risposte concrete ai cittadini dopo anni di mal governo delle sinistre. Non è il momento dei diktat, né di decidere a priori chi escludere dal progetto di centrodestra europeo, tanto più se questo arriva da chi fino a oggi è stato a braccetto di Pd e socialisti in Ue. Chiediamo più rispetto per i colleghi del gruppo Id”, dicono all’unisono i due europarlamentari leghisti rispondendo al leader di Forza Italia. “Ci rifiutiamo di pensare che qualcuno che si definisce ‘di centrodestra’ possa preferire Macron e le sinistre alla Le Pen”, aggiungo i due pretoriani di Salvini in Europa.

Altro affondo arriva nel pomeriggio da Matteo Salvini durante il colloquio con i vertici del Rassemblement National, Marine Le Pen e Jordan Bardella, tirati in ballo proprio da Tajani come partner inaffidabili per una coalizione europea.

Il segretario della Lega doveva avere un faccia a faccia con gli alleati francesi, un incontro annunciato nei giorni scorsi con lo sbarco a Roma della leader dell’estrema destra d’oltralpe attesa nella Capitale. Vertice invece saltato e sostituito da una videoconferenza “alla luce della grave situazione in Francia”.

Nell’incontro, riferisce l’Ansa, Salvini ha ribadito che “mai la Lega andrà con la sinistra e i socialisti e non accetto veti sui nostri alleati”. “L’unica speranza di cambiare l’Europa è tenere unito tutto quello che è alternativo alla sinistra” ha aggiunto il vicepremier, come sottolinea una nota della Lega. “Chi si comporta diversamente, fa un favore ai socialisti. L’unico centrodestra presente in un grande Paese come la Francia siete voi“, il messaggio rivolto alla Le Pen.

Nel duello tra Tajani e Lega, Meloni avrà un ruolo delicato. L’obiettivo della premier, rimarcato anche oggi in una intervista al Corriere, è quello di cambiare il modello di governance europea basata sulla complicata “coalizione Ursula” tra popolari, liberali e socialisti. La volontà, da confermare nelle urne, è quella di rimuovere dall’equazione la sinistra per spingere all’interno delle stanze che contano i “suoi” Conservatori e Riformisti Europei, il gruppo ECR che vede Fratelli d’Italia come secondo partito per numero di eletti dopo i polacchi di ‘Diritto e giustizia’, il movimento del premier di Varsavia Mateusz Morawiecki.

3 Luglio 2023

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