La mossa di Elon Musk, limite di contenuti visibili per gli utenti Twitter che non pagano: così vuole ‘spingere’ gli abbonamenti

Twitter continua ad essere una fonte di problemi per Elon Musk, l’imprenditore di origini sudafricane e uomo più ricco del mondo. Il boss tra le altre cose di Tesla e SpaceX, che ha acquistato il social network lo scorso autunno per la cifra record di 40 miliardi di dollari, ha introdotto infatti alcune restrizioni nel numero di contenuti visibili per ogni utente.

Un annuncio particolare e con tempistiche sospette, arrivato infatti sabato dopo che per alcune ore migliaia di utenti avevano problemi a usare Twitter. A molte persone era infatti comparso un messaggio di errore di questo tipo: “Limite di frequenza superato. Aspetta qualche minuto e prova di nuovo”, quando si tentava di ‘scrollare’ la pagina per visualizzare ulteriori contenuti twettati da altri utenti.

Musk ha prima scritto sul proprio profilo che gli utenti verificati (quelli in possesso della spunta blu, ora a pagamento con un costo di otto dollari al mese) avrebbero potuto vedere 6mila tweet al giorno, quelli non verificati 600 e quelli non verificati che si sono iscritti da poco (non è chiaro da quanto) 300.

Quindi poco tempo dopo ha annunciato ulteriori modifiche ai limiti, anche in questo caso senza specificare le tempistiche, introducendo quello di 8mila per gli utenti verificati, 800 per i non verificati e 400 per i non verificati iscritti da poco.

Rate limits increasing soon to 8000 for verified, 800 for unverified & 400 for new unverified https://t.co/fuRcJLifTn

— Elon Musk (@elonmusk) July 1, 2023

Musk ha quindi aggiunto che i limiti imposti sono temporanei e dovuti al problema di dover “affrontare livelli estremi di scraping dei dati e di manipolazione del sistema”. Il riferimento, piuttosto tecnico, è alla tecnica di estrazione dei dati da siti internet o più spesso piattaforme per individuare tendenze e analizzare il comportamento degli utenti, spesso per scopi commerciali.

Il miliardario e proprietario di Twitter non ha specificato però chi stesse effettuando tale attività di scraping dati sul social, né da quanto tempo fosse in atto il problema.

In realtà molti analisti considerano l’ultima mossa di Musk come un sistema per ottenere più abbonati a Twitter Blue, sostanzialmente unica strategia per tentare di invertire la rotta economica del social network: dall’acquisto di Twitter Musk ha già licenziato buona parte della forza lavoro, portando il numero di dipendenti da 8mila a 1500, dovendo poi fare i conti la fuga di molti inserzionisti spaventati dalle modifiche imposte da Musk, in particolare nelle politiche di moderazione che ora danno spazio a contenuti d’odio nel nome della battaglia sul “free speech”.