Niente diffamazione

Carola Rackete “zecca tedesca”, il Senato ‘grazia’ Salvini dal processo per gli insulti alla capitana della Sea Watch

Politica - di Redazione

28 Giugno 2023 alle 16:23

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Carola Rackete “zecca tedesca”, il Senato ‘grazia’ Salvini dal processo per gli insulti alla capitana della Sea Watch

L’Aula del Senato salva il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini dal processo per diffamazione. I parlamentari hanno infatti votato per negare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega per gli insulti rivolti a Carola Rackete, comandante della nave Sea Watch 3, imbarcazione della Ogn tedesca che salvò migranti nella zona Sar libica il 12 giugno 2019.

Salvini, allora ministro dell’interno, aveva definito in più occasioni sui social Rackete “zecca tedesca”, “complice di scafisti e trafficanti”, “sbruffoncella che fa politica sulla pelle di qualche decina di migranti” o “ricca tedesca fuorilegge”.  Per queste espressioni era stata presentata una denuncia al tribunale di Milano, quest’ultimo per competenza aveva poi trasmesso gli atti al Senato.

Il 23 giugno dello scorso anno infatti il giudice del Tribunale di Milano, Maria Burza, aveva accolto una delle questioni preliminari avanzate dal legale di Salvini (in aula c’era all’epoca l’avvocato Claudia Eccher) e aveva trasmesso a Palazzo Madama gli atti del processo in cui il leader della Lega era accusato di diffamazione aggravata nei confronti dell’attivista 34enne

Il voto ha visto 82 sì, 62 no e 5 astensioni accogliendo la relazione della Giunta delle immunità, del 28 febbraio 2023, che ritenne le parole di Salvini coperte da “insindacabilità”. A votare contro sono stati i senatori di Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, mentre la maggioranza si è espressa compattamente a favore del suo ministro e Italia Viva ha preferito invece astenersi.

Nel dibattito in Aula il senatore Dem Alfredo Bazoli ha sottolineato che “le parole espresse su Carola Rackete da Matteo Salvini sono insulti, non sono opinioni”, con la relazione della Giunta che parla di parole coperte da “insindacabilità” che “non fa un buon servizio alla politica, anzi gettano discredito sulla politica e anche su quest’Aula”.

Dello stesso avviso il capogruppo dell’Alleanza Verdi Sinistra Peppe De Cristofaro, anche presidente del gruppo Misto di palazzo Madama: “Grave che il Senato non abbia concesso l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini accusato di aver offeso ripetutamente Carola Rackete. Come AVS abbiamo votato a favore dell’autorizzazione perché riteniamo che quanto detto da Salvini erano insulti e non opinioni. L’insindacabilità è una cosa diversa e quanto avvenuto oggi in Senato rischia di diventare un precedente pericoloso“.

Parla invece di “notizia attesa e scontata” l’avvocato Alessandro Gamberini, legale di Carola Rackete. Per l’avvocato “è l’insindacabilità dell’insulto. È interessante notare come il Parlamento abbia ritenuto un’opinione espressioni come ‘zecca tedesca’, che qualificano chi le pronuncia ben più di una donna che è stata costretta a subirle”.

di: Redazione - 28 Giugno 2023

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