Un fenomeno strutturale

L’Italia povera nella fotografia Caritas: pesano inflazione, guerra e working poor, aumentati gli utenti

Economia - di Carmine Di Niro

27 Giugno 2023 alle 17:26

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L’Italia povera nella fotografia Caritas: pesano inflazione, guerra e working poor, aumentati gli utenti

In Italia c’è un conclamato allarme povertà. Lo evidenzia senza mezzi termini il primo Report statistico sulla povertà della Caritas, l’organismo pastorale della Cei per la promozione della carità. Povertà che è in aumento e che nel nostro Paese è ormai “un fenomeno strutturale”, ma quel che è peggio è che l’anno di riferimento per il report Caritas è il 2022, in cui il Reddito di cittadinanza era ancora in funzione: dal 2024 la ‘riforma’ Meloni toglierà il sostegno a migliaia di famiglie, che andranno in ulteriore difficoltà.

Federica De Lauso dell’Ufficio Studi di Caritas Italiana, presentando il Report, spiega infatti che “nel 2022 tornano a salire i nuovi poveri dopo un 2021 in cui si era registrata una flessione e c’è uno zoccolo duro di poveri che permane”.

Nel corso del 2022 si sono rivolte ai Centri d’ascolto diocesani e parrocchiali della Caritas 255.957 persone, ed emerge un aumento del 12,5% delle persone ascoltate rispetto all’anno prima, anche per effetto, ma non solo, dell’accompagnamento dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. I dati dicono anche di una “cronicizzazione della povertà”, riportandoci ad una situazione pre-pandemia.

Complessivamente lo scorso anno gli interventi della rete Carita sono stati erogati oltre 3,4 milioni di interventi, una media di 13,5 interventi per ciascun assistito: il 71,8% ha riguardato l’erogazione di beni e servizi materiali (distribuzione di viveri, accesso alle mense/empori, docce, ecc.); il 9,4% gli interventi di accoglienza, a lungo o breve termine (in forte crescita rispetto al 2021); il 7,4% le attività di ascolto, semplice o con discernimento; il 4,6% il sostegno socio-assistenziale; il 2,5% l’erogazione di sussidi economici, utilizzati soprattutto per il pagamento di bollette e tasse; l’1,4% interventi sanitari.

Per quanto riguarda le persone incontrate da Caritas nel 2022 il 51,9% sono del Nord, il 27% del Centro e il 21,1% del Sud con “una forte impennata di famiglie con figli minori”. “A pagare il prezzo più alto del record dell’inflazione – spiega ancora De Lauso – sono state le famiglie povere. Si segnala un problema di mantenimento delle spese abitative. Si registra inoltre forte crescita del disagio mentale dopo il Covid-19”.

A chiedere aiuto sono soprattutto coniugati, che vivono in famiglia (63%) e con figli (65,6%), spesso minori. Complessivamente, evidenzia il rapporto sulla povertà, si contano un milione 400mila bambini poveri: un indigente su quattro è dunque un minore (i quali rappresentano appena il 16% della popolazione totale). Non mancano però le storie di solitudine, che pesano per il 25% degli interventi Caritas.

L’emergenza casa (e reddito)

Il problema più grave per le persone sostenute dalla Caritas nel corso dello scorso anno è la fragilità economica, che ha riguardato il 78,5% delle 255.957 persone assistite, A spiccare, spiega il Report, sono le situazioni di “reddito insufficiente” o in seconda istanza, di “assenza totale di entrate”.

Ma l’altra questione chiave è quella dei “working poor”, i lavoratori poveri, con uno stipendio che non consente di arrivare a fine mese: è il secondo ambito più diffuso col 45,7%. “Il fenomeno dei lavoratori poveri, se non ben governato, rischia di produrre nel corso di pochi anni un esercito di pensionati anch’essi poveri”, ha evidenziato il direttore di Caritas Italiana don Marco Pagniello.

Il terzo nodo critico è poi la questione casa, una vulnerabilità che riguarda il 23,1% delle persone, dato in continua crescita nel corso degli anni (nel 2020 riguardava il 19,4% delle persone). All’interno di questa categoria prevalgono in modo marcato le situazioni di chi è privo di un’abitazione, le criticità di chi può contare solo su accoglienze provvisorie (passate dal 18,7% al 24,5%) o su sistemazioni precarie o inadeguate).

La povertà assoluta ormai tocca in Italia quasi “un residente su dieci”, il 9,4%: se torniamo a soli 15 anni fa, il dato era appena del tre per cento. Gli indigenti si moltiplicano per effetti concomitati di più crisi: dal Covid alla guerra in Ucraina, fino all’inflazione, producendo “un acuirsi delle fragilità di chi era già vulnerabile”, è la denuncia arrivata oggi da don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana.

27 Giugno 2023

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