Ancora grave lo studente
Auto esplosa in Tangenziale a Napoli, morta la ricercatrice a bordo del veicolo prototipo: aveva ustioni sul 90% del corpo
Dopo quattro giorni di agonia all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era giunta venerdì scorso con ustioni sul 90 per cento del corpo, è morta Maria Vittoria Prati, la ricercatrice senior rimasta vittima con un tirocinante universitario del grave incidente avvenuto sulla Tangenziale di Napoli.
Prati e Fulvio Filace, 25enne laureando in Ingegneria Meccanica, erano entrambi a Bodo di un’auto prototipo, una Volkswagen Polo alimentata con un sistema ibrido-solare.
L’auto era stata realizzata nell’ambito del progetto Life-Save (Solar aided vehicle electrification) che ha come obiettivo, si legge nella pagina web dedicata, “l’industrializzazione del sistema HySolarKit per la conversione delle auto convenzionali (diesel o benzina) in veicoli ibridi-solari”. Sull’accaduto la Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta.
L’incidente, le cui cause saranno accertate proprio dall’inchiesta della Procura, solo per puro causo non ha coinvolto altre vetture che in quel momento erano in transito sul tratto di Tangenziale di Napoli. Prati, 66 anni,era alla guida dei veicolo prototipo quando è avvenuta l’esplosione mentre Filace era seduto sul lato passeggero, subendo danni appena più lievi perché riuscito a lanciarsi fuori dall’abitacolo.
Il 25enne studente dell’Università Federico II resta però ancora ricoverato in gravissime condizioni: proprio oggi l’Ateneo ha diffuso un appello social per donare sangue al giovane. “La notizia dell’esplosione dell’auto in Tangenziale, che ha visto coinvolti una ricercatrice del Cnr e lo studente federiciano – si legge – ha sconvolto tutta la comunità della Federico II. Per aiutare Fulvio bisogna recarsi presso il Centro trasfusionale Cardarelli e specificare di voler donare per Fulvio. Serve sangue di qualsiasi gruppo. Forza Fulvio, l’Ateneo ti è vicino“, conclude il messaggio.