Parola al professore
Intervista a Luciano Canfora: “Biden ha sconfitto la Germania e disintegrato l’Europa”
Gli esiti della guerra in Ucraina. Le stragi di migranti? La destra fa il suo mestiere. E la sinistra alla Minniti...
Interviste - di Graziella Balestrieri
Migranti lasciati morire in mare e le lacrime di coccodrillo da parte dell’Europa. Europa che non esiste più. Gli Stati Uniti che acquistano ancora di più egemonia. La sinistra che rifiuta il proprio passato e non solo in Italia. Definirsi liberale è come mettere una toppa su tutto per giustificare qualunque azione politica. E poi l’Italia a lutto nazionale per Silvio Berlusconi, mentre il Prof. Luciano Canfora, filologo classico, grecista, storico, saggista e professore all’Università di Bari, ci ricorda che durante la sua giovinezza il lutto nazionale fu proclamato per Benedetto Croce.
Il razzismo strisciante che serpeggia in tutta Europa, l’accoglienza nei confronti dei profughi che diventa solo una questione di opportunità. Canfora riconosce in Angela Merkel l’unica leader aperta all’accoglienza. Ma parla anche del Pd, il quale non capisce che da solo non andrà da nessuna parte e che da solo non batterà mai la destra. Ma c’è spazio anche per le grandi opere, come il Ponte sullo Stretto, di cui si parla ormai da secoli, diventato quasi come una favola da raccontare o incubo, dipende dai punti visti. Basterebbe scendere nel meridione, cercare di arrivare in Calabria o in Sicilia per accorgersi che non ci sono treni e che alcuni che c’erano sono stati tolti. Perché, come dice il professore, il meridione non interessa “.
Partiamo con quello che è accaduto sulle coste della Grecia: perché la Grecia non è intervenuta?
Prima c’era un governo di sinistra, è stato umiliato dall’Unione Europea nel 2015, hanno fatto un referendum e poi l’hanno dovuto cancellare, li hanno ricattati, gli hanno messo addosso la Trojka, poi ha vinto le elezioni Mitsotakis, cioè la destra e la destra fa il suo mestiere. Perché, a Cutro cosa è successo? Ce lo ricordiamo. La destra fa il suo mestiere. Naturalmente inveiscono contro gli scafisti. Il che mi pare una delle cose più ridicole che si possano pensare.
Perché dice che incolpare gli scafisti è una cosa ridicola?
La gente che ha una certa età si ricorda che durante la Repubblica Sociale italiana, chi cercava di sottrarsi alla coscrizione obbligatoria o alla deportazione in Germania scappava in Ticino, cantone della Svizzera, che confina con la Lombardia. Per passare c’erano i cosiddetti passeur o “spalloni”, così venivano chiamati, che venivano pagati. Si pagava questo signore che conosceva i sentieri e ti accompagnava fino alla rete del confine. Prima aveva avuto fior di soldi e poi se ne andava. La Svizzera ospitò allora migliaia e migliaia di italiani. Allora erano i repubblichini che inveivano contro gli spalloni. Nessuno di quelli che hanno raccontato quella storia si è messo a inveire contro gli spalloni che si facevano pagare per salvarti la vita e farti passare in Svizzera. Noi invece adesso facciamo questa parte meschina, ridicola, di inveire contro gli scafisti, i quali fanno chiaramente i soldi. Ma anche tanti spalloni che salvarono gli italiani dalla deportazione in Germania si facevano pagare.
Ma secondo lei è un problema legato alle destre o anche le sinistre in Italia hanno latitato e non hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare?
In Italia abbiamo avuto Minniti, quindi il Pd ha dato il suo contributo negativo alla vicenda con un ministro che andava a fare accordi con la Libia e con la guardia costiera libica. Poi Draghi andò lì e fece anche l’elogio pubblico della guardia costiera libica e nel governo Draghi c’era il partito allora guidato da Enrico Letta. Quindi non possono dire di essere innocenti perché l’elogio della guardia costiera libica, con la quale prese accordi il ministro dell’interno Minniti, e l’elogio fatto da Draghi, stanno sulla coscienza della sinistra. Anche se noi la chiamiamo sinistra sbagliando, perché loro non vogliono essere chiamati di sinistra, non accettano questa parola. Hanno detto che non si chiamano Partito democratico della sinistra, si chiamano partito democratico e basta. Nessuno di noi gli ha tolto la parola sinistra: se la sono tolta da sé.
Secondo lei perché il Partito democratico rifiuta la propria storia?
Questo bisognerebbe chiederlo a loro. D’altra parte, accade anche in Francia. Non so Emmanuel Macron quando andrà davanti al padre eterno cosa dirà: se dirà di essere stato di sinistra, di centro… Non sappiamo cosa gli racconterà: dirà che era liberale, qualunque comportamento ora viene giustificato con l’espressione “liberale, io sono liberale “; però Macron alla frontiera italiana di Ventimiglia fa fare cose da pazzi. Pensiamo a quanta gente è morta cercando di passare clandestinamente vicina ai binari della ferrovia da Ventimiglia. Quei morti stanno sulla coscienza del governo “liberale illuminato” del signor Macron. Però io quando leggo dai giornali che dall’Ucraina sono arrivati in Europa dieci milioni di profughi, parliamo di dieci milioni, nessuno si scandalizza o si meraviglia. Questo vuol dire che lo spazio per dieci milioni di ucraini si è trovato. Per cinquecento ‘siriani’ non c’è. E questo in italiano si chiama razzismo alla maniera di Gobineau, vedi il Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane.
Ma c’è stato qualche leader che si è comportato in maniera aperta, giusta?
Guardi, l’unico capo di governo che è stato per un certo tempo abbastanza aperto verso i migranti dal Medio Oriente si chiama Angela Merkel. Poi in Germania l’hanno criticata moltissimo, dopo lei ha perso le elezioni ed è arrivato il cancelliere Scholz, che però poveretto anche lui ha una maggioranza risicata, e dentro la sua maggioranza ci sono i verdi che sono atlantisti scatenati. Basti pensare che c’è una signora che si chiama Baerbock, che vorrebbe l’elmetto per andare a portare i fucili a Zelensky e ancora non glie l’hanno dato l’elmetto ma chissà se glielo daranno! lei è naturalmente entusiasta dell’arrivo degli ucraini. La cosiddetta Unione Europea non è riuscita neanche a modificare il trattato di Dublino, che penalizza Grecia, Italia, Spagna.
Come considera il ruolo dell’Europa in questo conflitto russo-ucraino?
L’ Europa non esiste più. Con la guerra scoppiata l’anno passato l’Europa ha finito; non c’è più. È solo un porta-ordini degli Stati Uniti, di cui la Nato è una propaggine, e a loro va bene così perché gli americani ancora una volta fanno la guerra stando tranquilli a casa loro, visto che la carne da cannone sta in Europa. Gli Stati Uniti hanno messo le basi a casa nostra e se si arriva a un aggravamento della situazione attuale, noi avremo le bombe addosso. Loro stanno al di là dell’Atlantico. Questa è la realtà. L’Europa non esiste più, non c’è. Prende ordini e basta e la vera vittoria di Biden è quella: di avere disintegrato l’Unione Europea e in particolare la Germania. Hanno dato ordini ai loro servitori ucraini di distruggere il gasdotto Nord Stream, e ora anche i giornali americani rivelano che sono stati dei guastatori ucraini partiti dalla Polonia che hanno distrutto quel gasdotto, così hanno messo in ginocchio l’economia tedesca ed è così che costringeranno la Germania a dipendere dal gas sintetico americano. La guerra è questa, poi il resto sono chiacchere retoriche che servono a riempire i giornali.
Tornando alla sinistra, anzi al partito democratico, la Schlein?
Io non la conosco bene, penso che ancora sia in lutto per la morte di Berlusconi. Questo sì. Mi pare sia andata in Duomo a tal fine.
Lutto Nazionale e funerali di Stato riservati a Berlusconi, cosa ne pensa?
Quando io ero studente ed ero alle scuole medie ci fu il lutto nazionale per morte di Benedetto Croce. Adesso che ho 81 anni passati hanno fatto il lutto nazionale e i funerali di stato per una persona che è stata condannata per avere frodato lo Stato. Tutto questo mi pare perfetto, non trova?
Il comportamento di Giuseppe Conte, da molti criticato (visto che non è andato ai funerali di Silvio Berlusconi) come lo giudica?
In questo caso ha fatto una cosa del tutto giusta. È stato coerente.
I Cinque stelle dovrebbero allearsi con il Pd per sconfiggere la destra?
Consideri ciò che accadde quando Letta, dopo la catastrofe di Renzi, e la cacciata di Zingaretti, assunse il ruolo di segretario del Pd. Siccome Zingaretti era contento di allearsi con i Cinque stelle, Letta disse invece: “noi dobbiamo capeggiare una coalizione, i Cinque stelle se vogliono si accodano “, che è la maniera migliore per dire “non ti voglio”. Ovviamente il risultato è quello che abbiamo visto alle elezioni politiche di settembre scorso. Il problema non è se i cinque stelle vogliono incontrare il Pd ma è il contrario, ovvero se il Pd si rassegna a capire che da solo non va da nessuna parte. Basta vedere i numeri, il Pd da solo non ce la fa.
Si parla di Ponte sullo Stretto, di questo grande cambiamento, lei cosa ne pensa?
Aspettiamo il prossimo terremoto con chissà poi quanti morti sul ponte, mentre le ferrovie in Sicilia, in Calabria quasi non esistono. Una volta si andava fino a Cosenza in treno da Bari, adesso c’è il pullman perché il meridione non interessa e loro invece pensano al ponte. Però io una cosa la proporrei: mettere un bel disco volante; un bel disco volante che parte da Reggio Calabria e arriva direttamente a Palermo. Bisognerebbe suggerire al ministro Salvini i dischi volanti, che sono più rapidi e poi basta chiedere a Biden: lui ce li avrà i dischi volanti, ne sono sicuro.