Michela Murgia sospende le uscite pubbliche: “Il mio prossimo tempo è per chi amo”

La scrittrice Michela Murgia ha fatto sapere di aver sospeso i suoi incontri pubblici. “Non ho le forze né il tempo per accettarli, il mio prossimo tempo è per chi amo”. Soltanto un mese fa la romanziera, drammaturga, opinionista e autrice del bestseller Accabadora aveva dichiarato in un’intervista a Il Corriere della Sera di essere ammalata di un cancro al quarto stadio con metastasi alle ossa, ai polmoni e al cervello. “Mi sto curando con un’immunoterapia a base di biofarmaci. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti”, aveva raccontato ad Aldo Cazzullo.

Murgia ha dato l’annuncio su un treno di ritorno da Torino dove aveva partecipato a un incontro su Fernanda Pivano, nell’ambito di “Archivissima”, alle Gallerie d’Italia. Ha ringraziato per tutti gli inviti che sta ricevendo. È tornata in libreria con il romanzo Tre Ciotole, non presenterà nemmeno quello. “Libri Mondadori ha pensato di fare per me una cosa speciale, una ristampa di 5.000 copie autografe, andranno in tutte le librerie italiane. Grazie a voi che state amando questo libro oltre ogni speranza”.

Dal momento della sua rivelazione Murgia ha raccontato sui social momenti privati, la sua famiglia queer, ha colto l’occasione per portare avanti le sue battaglie da attivista dei diritti. “Il cancro non è una cosa che ho – aveva detto in quell’intervista a Il Corriere – è una cosa che sono. Me l’ha spiegato bene il medico che mi segue, un genio. Gli organismi monocellulari non hanno neoplasie; ma non scrivono romanzi, non imparano le lingue, non studiano il coreano. Il cancro è un complice della mia complessità, non un nemico da distruggere. Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa. Il tumore è uno dei prezzi che puoi pagare per essere speciale. Non lo chiamerei mai il maledetto, o l’alieno”.