Il giovane 'intellettuale'

Francesco Giubilei si dimette da consigliere del ministro della Cultura Sangiuliano: finanziava la sua Fondazione

Politica - di Carmine Di Niro

11 Giugno 2023 alle 15:45

Condividi l'articolo

Francesco Giubilei si dimette da consigliere del ministro della Cultura Sangiuliano: finanziava la sua Fondazione

Esponente della “nouvelle vague” sovranista che a seguito della premier Giorgia Meloni punta ad occupare l’occupabile nel segno di una nuova “egemonia culturale”, il giovane Francesco Giubilei è incappato in una figura barbina.

Il 31enne giornalista ed editore, dal 2018 presidente della Fondazione Tatarella, si è dimesso dall’incarico di consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Dimissioni arrivate oggi, domenica 11 giugno, dopo l’articolo de Il Foglio che segnalava la concessione di un contributo di 46 mila euro del ministero della Cultura per un progetto per “interventi su archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratorialla Fondazione Tatarella, presieduta appunto da Giubilei.

Il giovane ‘intellettuale’ su Twitter ha confermato le dimissioni sottolineando che “la trasparenza è un valore per me imprescindibile perciò, dopo che la Fondazione Tatarella di cui sono presidente (senza ricevere compensi) ha ricevuto un contributo dal Ministero della Cultura (contributi che riceve dal 2020 come altre fondazioni) per la digitalizzazione del suo archivio in seguito alla valutazione di una commissione tecnica, ho rinunciato per correttezza all’incarico di Consigliere del Ministro Sangiuliano”.

Trasparenza che, guarda caso, diventa fondamentale solo dopo l’articolo de Il Foglio che ha fatto luce sull’inopportunità per Giubilei di svolgere l’incarico di consulte dello stesso Ministero che elargisce contributi alla Fondazione di cui è presidente.

Le dimissioni di Giubilei seguono quelle di Ricardo Levi, commissario della Fiera del Libro di Francoforte, che dopo le roventi polemiche per l’invito revocato al fisico Carlo Rovelli (per le sue dichiarazioni su armi e guerra dal palco del concerto del Primo Maggio) era finito al centro di nuove polemiche per un articolo di Libero. Il quotidiano aveva rivelato come Levi avesse affidato la gara per la gestione della comunicazione della missione italiana alla Buchmesse alla Ifc Next, una società belga in cui lavora il figlio.

11 Giugno 2023

Condividi l'articolo