Le testimonianze delle vittime
“Niente bagno, l’ho fatta lì e mi hanno usato come straccio”, l’orrore di una delle vittime dei poliziotti arrestati a Verona
Cronaca - di Redazione Web
“Dovevo andare in bagno e alla fine mi hanno detto di farla lì, in un angolo. È quello che ho fatto, ma dopo una delle guardie mi ha buttato a terra e mi premeva la faccia sul pavimento bagnato, per farmelo pulire…”. E’ questo uno dei drammatici racconti di una delle vittime dei poliziotti arrestati per le torture che infliggevano a senzatetto alcolisti e immigrati. Nicolae è un senzatetto rumeno di 56 anni. Ha vissuto sulla sua pelle quell’orrore come le altre vittime, tutte persone più deboli su cui si sarebbero accaniti gli agenti, come ricostruiscono le carte del Gip con i capi d’accusa dei magistrati contro 5 poliziotti del Nucleo Volanti della Questura di Verona.
Gli agenti sono stati arrestati e posti ai domiciliari con l’accusa di tortura, lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio. Per i magistrati, l’uso dello spray urticante anche su soggetti ridotti all’impotenza, e dunque contro le regole, è “indicativo della volontà d’ infliggere ulteriore, gratuita sofferenza a un soggetto già percosso con violenza”, come riportato dal Corriere della Sera. E poi gli insulti “con parole di discriminazione razziale” nei confronti degli stranieri sono il sintomo di un “pessimo comportamento, inutilmente aggressivo e violento”.
E poi c’è il drammatico episodio che riguarda il 56enne, riportato ancora nell’ ordinanza del Gip. Un fermato “spinto nella direzione di una stanza dove aveva urinato e premuto al suolo bagnato, di fatto impiegando la sua persona come uno straccio per pulire il pavimento”. Un orrore che Nicolae ha vissuto il 14 ottobre 2022 e che l’uomo ha ricostruito intervistato dal Corriere. “Ero al bar con un mio amico – racconta – e all’improvviso ci vediamo venire incontro due agenti: uno grande e grosso, l’altro piccolino. Mi chiedono i documenti e subito mi ordinano di salire in auto con loro. Abbiamo percorso cinquanta metri, hanno fermato la macchina e mi hanno picchiato. Così, senza motivo…”.
Nicolae vive in strada, nei pressi della stazione ferroviaria di Verona. Tutta la sua vita è racchiusa in uno zaino da trekking che si porta sempre sulle spalle. Ha raccontato che quel giorno, una vota portato in Questura è stato aggredito ripetutamente dagli agenti. “Mi davano pugni, e poi con il manganello sulla schiena”. È accaduto anche un fatto singolare: “Uno di loro aveva uno spray in mano: me l’ha spruzzato sul viso e sono svenuto. Credo fosse un narcotico o qualcosa del genere”. Tempo dopo Nicolae ha raccontato tutto alla Procura. La sua testimonianza è finita nell’ordinanza con la quale il gip ha stabilito gli arresti, compresa l’umiliazione di essere trattato come uno straccio e le percosse subite.
Gli agenti quella sera avevano fatto scattare contro di lui una denuncia per ubriachezza molesta e una violazione amministrativa perché si era rifiutato di firmare il verbale (falso) che avevano stilato. “Mi picchiavano, mi spruzzavano dello spray urticante, mi insultavano. E ancora non so perché lo facessero, non lo capisco…”.