In corso le evacuazioni

Distrutta la diga vicino Kherson, Mosca nega e accusa Kiev: “Migliaia di civili a rischio”

Esteri - di Redazione Web

6 Giugno 2023 alle 11:33 - Ultimo agg. 6 Giugno 2023 alle 12:53

Condividi l'articolo

Distrutta la diga vicino Kherson, Mosca nega e accusa Kiev: “Migliaia di civili a rischio”

Nella notte la Diga principale diga di Kherson, quella di Kakhovka nel sud dell’Ucraina, è stata fatta saltare in aria. Kiev e Mosca si accusano a vicenda dell’azione che potrebbe provocare l’inondazione dell’area circostante compresa Kherson, riconquistata dagli ucraini alla fine del 2022. Si tratta di un punta strategico molto importante perchè la diga e il bacino idrico di circa 18 chilometri cubici di acqua garantiscono il rifornimento idrico alla Crimea, annessa alla Russia dal 2014, ed alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, oltre ad alimentare la centrale idroelettrica di Kakhovka.La diga era occupara dai russi già dall’inizio dell’invasione.

Sono almeno 22mila le persone a rischio inondazione. Lo ha detto l’amministratore filorusso della zona, Vladimir Leontiev, parlando dei 22mila abitanti del 14 insediamenti vicino alla diga. Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione statale regionale di Kherson, ha già annunciato l’evacuazione degli abitanti della riva destra del Dnepr. La riva sinistra è occupata dalle truppe di Mosca.

Mosca e Kiev si accusano a vicenda di aver fatto saltare in aria la diga. La distruzione da parte della Russia della diga Nova Kakhovka nel sud dell’Ucraina rappresenta un “ecocidio”, ma si sta lavorando per garantire la sicurezza dei residenti locali. Lo scrive su Telegram, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo Yermak, Yermak l’atacco della Russia rappresenta anche una minaccia anche per la vicina centrale nucleare di Zaporizhzhia. Dall’altra parte, il capo del governo della regione di Kherson, Andrey Alekseenko, sostiene che la distruzione di parte della diga è stata causata dai bombardamenti delle truppe ucraine. Per Mosca la situazione è sotto controllo e non vi è alcuna minaccia per la vita delle persone. Le autorità controllano il livello dell’acqua nel fiume, ha aggiunto Alekseenko, come riporta Ria Novosti.

Il capo del dipartimento di polizia di Kherson, Aleksandr Prokudin, ha detto che 16mila persone si trovano in una “zona critica” sulla riva destra del fiume Dnipro ed è in corso un’evacuazione. “Fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati” a causa dell’attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka da parte dei russi: “Siamo impegnati nell’evacuazione dei residenti delle aree inondate”. Lo afferma su Telegram il premier ucraino Denys Shmyhal. Ma c’è preoccupazione anche per la centrale nucleare di Zaporizhzhya anche se per il momento la situazione sarebbe sotto controllo. Lo fa sapere Energoatom, la compagnia statale ucraina di energia nucleare. L’agenzia fa sapere che i livelli dell’acqua “in rapida diminuzione” nel bacino idrico rappresentano una “minaccia aggiuntiva per la centrale nucleare di Zaporizhzhya temporaneamente occupata”. Per ora, tuttavia, il livello dell’acqua del bacino idrico di Kakhovsky, necessario affinchè la stazione riceva energia per i condensatori delle turbine e i sistemi di sicurezza è di 16,6 metri, sufficiente per le esigenze della stazione.

La “distruzione” della diga di Nova Kakhovka è opera di “terroristi russi”. Lo scrive su Twitter il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.”La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma solo per il mondo intero che devono essere espulsi da ogni angolo del territorio ucraino. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. Solo la vittoria dell’Ucraina restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l’Ucraina con acqua, missili o altro”, ha aggiunto. Zelensky ha detto che “tutti i servizi funzionano” e ha confermato di avere convocato il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale.

“La Russia ha distrutto la diga di Kakhovka infliggendo probabilmente il più grande disastro tecnologico europeo degli ultimi decenni e mettendo a rischio migliaia di civili. Questo è un atroce crimine di guerra. L’unico modo per fermare la Russia, il più grande terrorista del 21° secolo, è cacciarla dall’Ucraina”. Lo scrive in un post il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Mosca ha annunciato di aver respinto un’operazione militare su larga scala nel Donetsk e di aver ucciso 880 soldati in 24 ore. Kiev ha respinto le affermazioni definendoli “deliranti” e rivendicando i successi militari “in direzione di Bakhmut”. Intanto continua la missione di pace del Cardinale Zuppi a Kiev per “un’iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare”. Da Mosca non ci sono segnali di possibilità di incontro con Putin anche se da indiscrezioni ytrapela la possibilità di incontrare almeno il patriarca ortodosso Kirill e un non meglio precisato esponente del Cremlino. Intanto Zuppi rimarrà in Ucraina anche oggi, dove potrebbe incontrare il presidente Volodymyr Zelensky. “La chiave della pace c’è. In fondo la cercano tutti. ognuno la sua mentre è una sola. Quanta sofferenza. Dio ci aiuti”, ha dichiarato Zuppi.

“Sono sconvolto dall’attacco senza precedenti della diga Nova Kakhovka. La distruzione delle infrastrutture civili si qualifica chiaramente come un crimine di guerra, e faremo in modo che la Russia e i suoi alleati ne paghino le conseguenze”. Così via Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. “Solleverò la questione a giugno al Consiglio Ue e proporrò maggiore assistenza alle aree allagate. Il mio pensiero va a tutte le famiglie in Ucraina colpite da questa catastrofe”, prosegue Michel.

6 Giugno 2023

Condividi l'articolo