Il femminicidio di Senago

Omicidio Giulia Tramontano, il gip convalida il fermo di Impagnatiello ma esclude la premeditazione: “Può uccidere ancora”

Cronaca - di Redazione

2 Giugno 2023 alle 18:42 - Ultimo agg. 2 Giugno 2023 alle 19:23

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Omicidio Giulia Tramontano, il gip convalida il fermo di Impagnatiello ma esclude la premeditazione: “Può uccidere ancora”

Il fermo è convalidato disponendo la custodia cautelare in carcere, ma viene esclusa l’aggravante della premeditazione.

È la decisione del giudice per le indagini preliminari di Milano Angela Minerva in merito all’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne originaria del napoletano uccisa a coltellate dal fidanzato 30enne Alessandro Impagnatiello.

Il cadavere della ragazza, al settimo mese di gravidanza e scomparsa lo scorso fine settimana, è stato ritrovato ieri a Senago tra le sterpaglie vicino ai box di una palazzina non molto distante dalla casa in cui viveva la coppia.

A indicare dove si trovasse proprio il fidanzato, che domenica scorsa aveva sporto denuncia di sparizione ai carabinieri. Secondo le indagini avrebbe provato almeno due volte a dare fuoco al corpo della vittima.

Impagnatiello ha spiegato di “aver agito senza un reale motivo perché stressato dalla situazione che si era venuta a creare, menzionando tra l’altro, quale fonte di stress, non solo la gestione delle due ragazze ma anche il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza”, si legge nel provvedimento con cui il gip Angela Minerva ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il 30enne.

Esclusa anche l’aggravante di aver agito con crudeltà per Impagnatiello perché, argomenta il giudice, “l’azione omicidiaria non risulta caratterizzata da particolare pervicacia tenuto conto del tipo di arma e del numero di colpi inferti“. “La condotta successiva all’omicidio non assume rilevanza” perché non serviva a “infliggere ‘sofferenze aggiuntive’“.

Impagnatiello deve rimanere in carcere perché c’è un “qualificato pericolo di reiterazione nei confronti” della ragazza italo-inglese con cui aveva intrattenuto una relazione e con la quale “l’indagato sperava, avendo ‘eliminato’ il pericolo costituito da Giulia Tramontano, di proseguire“.

L’interrogatorio di Impagnatiello, riferisca l’Ansa, è durato meno di un’ora, giusto il tempo di confermare quanto ha confessato, aggiungendo particolari dell’omicidio. Il difensore ha negato che il suo assistito sabato sera, quando ha ucciso Giulia, fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

L’unica forma di pentimento che lui ritiene abbia un senso in questo momento è togliermi la vita”, le parole del 30enne riportate dal legale al termine dell’interrogatorio di convalida del fermo. Le intenzioni suicidarie erano già emerse nel primo interrogatorio, quello tenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, quando Impagnatiello aveva confessato. “Avrei dovuto uccidermi anche per il figlio avuto dalla prima donna”, un bambino di otto anni avuto da una relazione precedente con una donna con cui i rapporti erano rimasti buoni. A inizio anno una collega 23enne di Impagnatiello aveva abortito, con lei Tramontano aveva avuto un incontro a sabato scorso durante il quale era emersa la doppia vita dell’uomo.

di: Redazione - 2 Giugno 2023

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