Gli obiettivi del vertice

G7 di Hiroshima, i “grandi” in Giappone per contenere il potere cinese e confermare il supporto a Kiev

Esteri - di Redazione Web - 19 Maggio 2023

CONDIVIDI

G7 di Hiroshima, i “grandi” in Giappone per contenere il potere cinese e confermare il supporto a Kiev

Si apre a Hiroshima il G7. Sanzioni a Mosca e politiche di contenimento della potenza cinese i principali temi sul tavolo. Oltre all’idea di un vertice internazionale sull’Ucraina. Il Giappone, padrone di casa, ha detto di voler promuovere con forza il rilancio degli sforzi per la non proliferazione nucleare. La seconda grande area di interesse è quella dell’Indo-Pacifico, sia per le sue dinamiche di crescita economica, sia perché principale arena del confronto strategico tra gli Stati Uniti e la Cina.

Tra gli obiettivi del G7 è tentare di evitare che il crescente potere di Pechino comprometta l’attuale ordine internazionale e garantirsi reciprocamente un’emancipazione dalla dipendenza economica e tecnologica da Pechino, proprio mentre l’Occidente allargato lavora alla difficile emancipazione energetica dalla Russia. “Esortiamo il G7 al rispetto dei documenti politici sulle relazioni bilaterali con la Cina, a rispettare il principio dell’Unica Cina, a sospendere le connivenze e il sostegno alle forze di indipendenza di Taiwan”, ha tuonato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, mettendo in guardia che “a giocare con il fuoco si rischia di restare bruciati”.

Alla vigilia dei tre giorni di incontri i commenti del presidente francese Emmanuel Macron – secondo cui Mosca sta diventando uno Stato vassallo di Pechino dopo l’aggressione all’Ucraina – hanno facilitato il percorso sull’ulteriore stretta nei confronti della Federazione russa. Nell’aria nuove sanzioni per stringere un cappio al collo al Cremlino: stretta sui diamanti, sull’uranio e sull’oro e contromisure per evitare che le sanzioni siano aggirate. “De facto, Mosca è entrata in una forma di asservimento nei confronti della Cina e ha perso l’accesso al Baltico, che era fondamentale, perché ha spinto la decisione di Svezia e Finlandia di aderire alla Nato”, aveva osservato il capo dell’Eliseo parlando al quotidiano francese L’Opinion.

I sette grandi, tra cui l’Italia, riconfermeranno il “pieno supporto” all’Ucraina e discuteranno l’idea di un vertice internazionale di pace come un modo per gettare le basi per superare l’attuale stallo, con pochi avanzamenti sul campo di battaglia. In giornata si erano sparse voci su una possibile presenza di Volodymyr Zelensky a Hiroshima ma il premier nipponico Fumio Kishida ha chiarito in serata che il presidente ucraino non parteciperà di persona al vertice, ma sarà coinvolto in videoconferenza ad una sessione dei lavori di domenica. Il rappresentante speciale per l’Ucraina Li Hui è stato inviato a Kiev dal presidente Xi Jinping a smentire, nella narrativa rilanciata dai media statali, il disimpegno di Pechino sulla crisi.

19 Maggio 2023

Condividi l'articolo