Proseguono i negoziati

Pace tra Russia e Ucraina, i negoziati a Berlino verso una svolta: “Progressi concreti”

Il consigliere di Putin, Ushakov: “Il piano Usa non si cambia, la rinuncia alla Nato va formalizzata”. Zelensky: “Garantire sovranità, integrità territoriale e protezione"

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

16 Dicembre 2025 alle 18:30

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Foto collage Lapresse
Foto collage Lapresse

Il piano originario non è emendabile, tantomeno stravolgibile. La Russia ha espresso la sua posizione “in modo molto chiaro” e avrà “decise obiezioni” a qualsiasi emendamento del piano di pace per l’Ucraina in 28 punti proposto, su suggerimento di Mosca, da Washington, un testo modificato in seguito a diversi round di negoziati fra Ucraina, europei, e Stati Uniti. In una intervista al giornalista favorito dal Cremlino al momento, Pavel Zarubin, il Consigliere per la politica estera del Presidente russo, Yuri Ushakov, ha anche sottolineato che Mosca non accetterà disposizioni “su questioni territoriali” o una trattativa su una “zona cuscinetto” nel Donbass.

Non solo. La Russia ha posto come condizione dei negoziati con l’Ucraina la formalizzazione della rinuncia di Kiev ad aderire alla Nato. «La questione di un documento legalmente vincolante sulla non adesione di Kiev alla Nato è la pietra angolare dei negoziati», ha chiarito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a quanto riferisce la Tass. Putin, ha detto il suo portavoce, “è aperto alla pace, alla vera pace e a decisioni serie”. Il presidente russo, ha aggiunto Peskov, “è decisamente non aperto a qualsiasi trucco che punti a mettere in stallo il processo e a creare tregue artificiali e temporanee”. Quanto alla tempistica su un possibile accordo, Peskov non si sbilancia. Fare previsioni sulla durata dei negoziati e sul raggiungimento della pace in Ucraina allo stato attuale è un «compito ingrato», dice il portavoce del Cremlino nel quotidiano briefing con la stampa, rispondendo a una domanda sulla possibilità di raggiungere un accordo entro Natale, come vorrebbe il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. «Non farò proiezioni sulle deadline. Credo che sarebbe un compito molto ingrato al momento», ha dichiarato Peskov, citato dall’agenzia Tass. Durante l’ultimo ciclo di negoziati a Berlino, i negoziatori americani hanno chiesto all’Ucraina di rinunciare alla parte della regione del Donbass ancora controllata da Kiev. Lo ha riferito all’Afp un alto funzionario a conoscenza delle discussioni. Vladimir Putin vuole dei territori. Gli americani dicono che l’Ucraina “deve ritirarsi”, cosa che Kiev rifiuta, ha detto la fonte all’Afp. “È piuttosto sorprendente che gli americani adottino la posizione dei russi su questa questione”, ha aggiunto.

Ma dalla parte ucraina arrivano segnali incoraggianti. «Negli ultimi due giorni, i negoziati tra Ucraina e Stati Uniti sono stati costruttivi e produttivi, con progressi concreti. Ci auguriamo di raggiungere un accordo che ci avvicini alla pace entro la fine della giornata». Lo ha scritto su X il capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov, che, parlando delle «molte voci e speculazioni anonime che circolano sui media in questo momento», ha esortato a «non lasciarsi ingannare da queste voci e provocazioni». «Il team americano guidato da Steve Witkoff e Jared Kushner sta lavorando in modo estremamente costruttivo per aiutare l’Ucraina a trovare la strada verso un accordo di pace duraturo», ha assicurato Umerov, riferendo che «la squadra ucraina è enormemente grata al presidente Trump e al suo team per tutti gli sforzi che stanno compiendo». Per il Financial Times, Kiev è disposta a rinunciare alla richiesta di adesione alla Nato, ma chiede in cambio garanzie di sicurezza agli Stati Uniti. Quanto agli asset congelati, dopo le minacce russe di imminenti ritorsioni, il portavoce della Commissione Ue dice che i «depositari centrali di titoli, come Euroclear, possono compensare eventuali sequestri in Russia con asset congelati o immobilizzati detenuti nell’Ue».

«È importante garantire la sovranità, l’integrità territoriale e la protezione degli interessi nazionali dell’Ucraina. Sono grato che la Germania sostenga questa posizione in linea di principio». Lo scrive sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo l’incontro con il presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier, seguito ai negoziati con gli emissari Usa Steve Witkoff e Jared Kushner. «Ho informato il presidente del lavoro con gli Stati Uniti per una pace dignitosa, garanzie di sicurezza affidabili e ripresa economica», aggiunge il leader ucraino. Più che una trattativa, sembra il gioco del cerino acceso. Solo che quel cerino può far esplodere l’Europa.

16 Dicembre 2025

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