Le trattative per la pace
Ucraina, il vertice al Cremlino tra Putin e Witkoff chiuso senza intesa: salta l’incontro tra l’inviato Usa e Zelensky
Un nulla di fatto che allontana l’ipotesi della pace o di un cessate il fuoco in Ucraina. L’incontro di cinque ore al Cremlino tra il presidente russo Vladimir Putin e la delegazione statunitense guidata dall’inviato speciale Steve Witkoff e dal genero di Donald Trump, Jared Kushner, è ripartita da Mosca sostanzialmente a mani vuote.
Troppo distanti le posizioni tra Kiev e il Cremlino. Sul tavolo c’erano ultima versione del piano di pace di Donald Trump, quello rielaborato tra le delegazioni Usa e quelle ucraine prima a Ginevra e poi a Miami, che ha modificato quello in 28 punti messo a punto tra lo stesso Witkoff e Kirill Dmitriev, capo negoziatore russo e imprenditore formatosi in grandi multinazionali della finanza statunitensi, in cui si approvava sostanzialmente una “lista dei desideri” russi.
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Per Putin quel piano è ora troppo sbilanciato in favore di Kiev. Il Cremlino infatti non intende accettare compromessi sull’annessione del Donbass, che le truppe russe non controllano per intero, né su forti limitazioni al numero delle forze armate ucraine, così come sul riconoscimento internazionale dei territori che rivendica a sé, a partire dalla Crimea annessa illegalmente nel 2014.
Non è un caso se, alcune ore prima del vertice con Witkoff e Kushner, Vladimir Putin abbia “ringhiato” contro l’Unione Europea, che ad oggi almeno sulla carta è l’alleato che spinge maggiormente nel tutelare le istanze ucraine.
Intervenendo al Forum Investimenti della banca VTB, lo Zar aveva sottolineato che “l’Europa non ha nessun piano per l’Ucraina” se non quello di “ostacolare” le proposte statunitensi e che “intende solo combattere con Russia. Ma se loro inizieranno la guerra, noi siamo pronti. Anche subito”, le parole minaccioso del leader russo, che aveva ribadito di aver respinto le proposte Ue perché “inaccettabili” per Mosca.
E che l’esito del vertice moscovita sia stato negativo lo conferma anche la notizia, emersa mercoledì mattina, che l’incontro previsto a Bruxelles tra Volodymyr Zelensky e gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner non avrà luogo “a causa del ritorno degli inviati” a Washington. A scriverlo è il Kyiv Post citando fonti non specificate: “l’incontro di Bruxelles è annullato” e Zelensky sta tornando in Ucraina, scrive il media ucraino.
Il Cremlino da parte sua sostiene che Witkoff e Kushner abbiano “promesso” di volare direttamente a Washington dopo i colloqui con Putin. Il motivo dell’annullamento non è stato reso noto.