Pavia
Altro detenuto si toglie la vita in carcere: la strage continua a Vigevano, è il nono dall’inizio dell’anno
Aveva 55 anni, l'avvocato lo descrive come un "soggetto fragile" che "già in libertà aveva tentato di porre in essere atti della stessa natura". Due morti nel carcere in provincia di Pavia in quattro mesi
Cronaca - di Redazione Web

Altro suicidio in carcere: questa volta a Vigevano, il secondo in quattro mesi nell’Istituto in provincia di Pavia. Un uomo di 55 anni, Salvatore Rosano, entrato il 3 dicembre 2024 per una condanna a due anni e otto mesi perché accusato di una rapina dal valore complessivo di 55 euro e per una precedente per la quale aveva risarcito il danno. Fine pena nel 2027. È il nono detenuto a togliersi la vita dall’inizio del 2025. Il trend prosegue nel segno del tragico record del 2024: 89 suicidi tra reclusi, sette tra gli agenti penitenziari.
Rosano aveva origini calabresi, viveva da molti anni in Lombardia, era dipendente dell’Atm, l’azienda di trasporti di Milano. L’ANSA cita l’avvocato Rocco Domenico Ceravolo, del Foro di Palmi, che ha spiegato: “Avevamo chiesto al magistrato, in attesa che il Tribunale di sorveglianza valutasse l’applicazione di una misura alternativa alla detenzione di scarcerare Rosano, affidandolo in via provvisoria ai servizi sociali”. L’uomo si sarebbe suicidato in attesa della “relazione di sintesi” dal carcere. Il legale sostiene si trattasse di un “soggetto fragile, com’era stato documentato attraverso la produzione di un’apposita certificazione, e che già quando era in stato di libertà aveva tentato di porre in essere atti della stessa natura”.
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Il 55enne si è impiccato, è stato ritrovato ieri pomeriggio. Soccorso dalla polizia penitenziaria, che ha allertato il 118, è stato trasportato all’ospedale cittadino ed è deceduto poco dopo. Lo scorso 7 ottobre 2024, un detenuto maghrebino di 40 anni che doveva scontare una pena di circa un anno si era impiccato in cella.
“Il tanto sbandierato decreto carceri – dice il segretario generale Gennarino De Fazio – non ha prodotto alcun effetto tangibile e ora si scopre che pure la declamata possibilità di ampliare il ricorso alle misure alternative, se e quando andrà in esecuzione, potrà interessare al massimo 206 detenuti all’anno”. De Fazio ha ricordato come manchino oltre 18mila agenti di polizia penitenziaria, anche perché i reclusi superano di 16 mila unità i posti disponibili.