Mercoledì 20 novembre

Sciopero medici e infermieri, 1,2 milioni di prestazioni a rischio: perché la protesta contro la legge di bilancio

La mobilitazione di 24 ore coinvolgerà medici, infermieri, veterinari, dirigenti sanitari e tutto il personale delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale

News - di Redazione Web

19 Novembre 2024 alle 15:45

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Foto LaPresse 11-12-2022 Torino, Italia – Cronaca – Trapianto al Regina Margherita di Fegato cuore per una paziente di cinque anni. Nella foto: alcuni medici nel reparto December 11, 2022 Turin Italy – News – Heart liver transplant at Regina Margherita for a five-year-old patient. In the photo: some doctors in the Department
Foto LaPresse 11-12-2022 Torino, Italia – Cronaca – Trapianto al Regina Margherita di Fegato cuore per una paziente di cinque anni. Nella foto: alcuni medici nel reparto December 11, 2022 Turin Italy – News – Heart liver transplant at Regina Margherita for a five-year-old patient. In the photo: some doctors in the Department

A rischio “tutti i servizi” e un milione e duecentomila prestazioni sanitarie programmate. È quello che minaccia lo sciopero nazionale del personale sanitario proclamato dalle principali sigle sindacali del settori. La mobilitazione – indetta da Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e dal sindacato degli infermieri Nursing Up – protesta contro le misure contenute nel disegno di legge di bilancio che dovrà essere approvato entro la fine dell’anno. Un testo definito “deludente” e che “conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane e cambia le carte in tavola rispetto a quanto proclamato per mesi”.

Lo scioperò durerà 24 ore, coinvolgerà medici, infermieri, veterinari, dirigenti sanitari e tutto il personale delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale. I sindacati contestano le risorse “assolutamente” insufficienti, la mancata detassazione di una parte della retribuzione, la mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico e sanitario, l’esiguo ed intempestivo incremento dell’indennità di specificità infermieristica, senza estensione alle ostetriche.

E ancora, si contesta l’assenza di risorse per l’immediata assunzione di personale, la mancata introduzione di norme che impegnino i ministeri competenti all’immediata attivazione di Presidi di Pubblica Sicurezza negli ospedali italiani al fine di renderli luoghi sicuri per il personale che vi opera, la mancata riforma delle cure ospedaliere e territoriali, la mancata contrattualizzazione degli specializzandi di area medica e sanitaria e la mancata previsione di retribuzione anche per quelli di area non medica. Inoltre l’ammissione ai benefici per il riconoscimento del lavoro usurante e la richiesta di sospensione per la figura dell’assistente infermiere e infine concreta abolizione del vincolo di esclusività per gli infermieri ed i professionisti sanitari ex legge n 43/2006.

La penuria di infermieri

Nursing Up ha definito l’arrivo di infermieri stranieri, per sopperire alla penuria di personale, come “una misura tampone su una ferita profonda, soprattutto considerando il numero di colleghi italiani all’estero che rientrerebbero in presenza di condizioni contrattuali dignitose”. La misura non risolve “la carenza di valorizzazione economica e contrattuale alla base dell’abbandono e della disaffezione dei giovani verso i nostri percorsi formativi”, sottolineano gli infermieri, chiedendo il perché il governo “abbia posticipato al 2026 il piano di assunzioni”.

L’indennità di specificità medica

La manovra prevede un aumento dell’indennità di specificità medica di 17 euro per i medici e 14 per i dirigenti nel 2025, 115 nel 2026 per i medici e zero per i dirigenti, mentre per gli infermieri circa 7 euro per il 2025 e circa 80 per il 2026. L’Intersindacale dei dirigenti medici, veterinari e sanitari chiede al governo che questa sia finanziata direttamente in busta paga. I liberi professionisti contestano la preclusione alle prescrizioni di farmaci con piani terapeutici e alle certificazioni per patologia ai fini di esenzione.

Le limitazioni ai medici privati

L’Associazione medici e odontoiatri liberi professionisti (Amolp) e l’Associazione flebologica italiana (Afi) lamentano, a proposito della preclusione alle prescrizioni di farmaci con piani terapeutici e alle certificazioni per patologia ai fini di esenzione, che “abolire ingiustificabili limitazioni ai medici privati, considerando la grossa utenza che storicamente ad essa afferisce, si tradurrebbe in un importante alleggerimento delle liste di attesa ad esclusivo vantaggio dei cittadini soprattutto di coloro che oggi rinunciano alle cure”. Coina, il sindacato delle professioni sanitarie, ha denunciato l’abuso di precettazione da parte della Fondazione Gemelli in occasione della manifestazione.

19 Novembre 2024

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