Guerra in Ucraina, telefonata tra Scholz e Putin dopo due anni: il cancelliere chiede ritiro delle truppe e negoziati

Dopo quasi due anni di silenzio, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin sono tornati ad avere colloqui telefonici.

Un colloquio tenuto nel pomeriggio di venerdì 15 novembre e durato circa un’ora, come riferito da una fonte del governo tedesco e riportato da SkyNews: i due non parlavano dal dicembre 2022.

Un portavoce del governo tedesco, entrato in crisi dopo il licenziamento da parte del cancelliere socialdemocratico del suo ministro delle Finanze, il leader dei liberali Christian Lindner, ha reso noto gli argomenti tenuti nel colloquio.

Scholz ha esortato Putin a porre fine alla guerra in Ucraina e a ritirare le truppe, sottolineando come Berlino da parte sua sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessario, come fatto da febbraio 2022 ad oggi.

Il cancelliere ha anche detto al leader del Cremlino che la Russia dovrebbe prepararsi a negoziare con l’Ucraina con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura. Prima della telefonata con Putin, Scholz aveva parlato al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e lo farà nuovamente dopo il colloquio con Putin, ha precisato il portavoce.

Conferme della telefonata sono arrivate anche da Mosca. L’agenzia stampa Tass ha aggiunto che i due leader hanno convenuto di “mantenere le comunicazioni” dopo la telefonata di oggi. Il Cremlino ha poi aggiunto che un accordo con l’Ucraina per porre fine al conflitto è possibile, ma deve “basarsi sulle nuove realtà territoriali”.

Il colloquio telefonico tra Scholz e Putin non è stato accolto con favore da Kiev. Secondo quanto riferisce SkyNews il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto al cancelliere tedesco Olaf Scholz che la sua telefonata a Vladimir Putin “aiuterà il presidente russo a ridurre il suo isolamento e, in ultima analisi, a far proseguire la guerra in Ucraina”.