A Napoli dal 16 al 20 ottobre
Capability Festival: la disabilità senza pietismi, Trapanese: “Cargiver e Sibling al centro, dobbiamo parlare anche di sessualità”
Alla terza edizione il Festival dedicato alle disabilità intese in chiave positiva e propositiva. "Dobbiamo migliorare sull'accoglienza a scuola e sui tirocini che possono avvicinare al mondo del lavoro". Le attività e gli incontri
Cultura - di Redazione Web
“Mi auguro che Capability non lo faremo più nel tempo”. Maniera piuttosto singolare per promuovere e presentare la terza edizione del Festival che lui stesso, Luca Fella Trapanese, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha ideato. Il Capability Festival. Dal 16 al 20 ottobre incontri, workshop, performance, esposizioni artistiche, laboratori, ludoteche, punti lettura, aperitivi preparati e offerti da persone con disabilità che lavorano nel settore del food. Due gli obiettivi principali dell’evento, da quando è nato: comunicare la disabilità in chiave positiva e parlarne ai giovani.
“Cerchiamo di istruire e informare la società che la disabilità non è un problema, può essere una grande opportunità di vita, di diversità, se siamo pronti a prendere una persona disabile come una persona diversa, con una capacità diversa”. Luca Trapanese ha adottato da single una bambina con la sindrome di Down, la loro storia è diventata anche un film, Nata per te. Ma perché allora si augura che questa sua creatura, questo Festival, a un certo punto non si faccia più?
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“Mi auguro che Capability non lo faremo più nel tempo – dice a L’Unità – che la cittadinanza sia educata alla disabilità, a vederla in un modo completamente diverso. Il senso di Capability è muoversi nella città e parlare di disabilità non da un punto di vista socio-sanitario o pietistico ma da un punto di vista positivo e propositivo. La persona con delle disabilità ha delle opportunità. Noi dobbiamo essere pronti a cogliere quelle capacità e a gratificare quella persona. Mi auguro che i cittadini si sentiranno non più spaventati dalla disabilità”.
Due i temi quest’anno al centro dell’evento: quello dei cargiver e quello dei sibling, e quindi di chi vive quotidianamente, per vite intere, da vicino la disabilità di una vita cara spesso senza alcun sostegno economico o sociale da parte delle istituzioni. Soltanto due di tanti altri casi da affrontare: “Sicuramente la scuola è un problema: l’accoglienza giusta dei bambini disabili è un problema. E il mondo del lavoro è impreparato, la possibilità di prendere ragazzi disabili a fare tirocini. E abbiamo bisogno di parlare di sessualità: le persone con disabilità hanno i loro istinti, sono persone che hanno bisogno di esprimere la loro affettività e sessualità”.
Una novità il co-branding con Open House Napoli_Il festival dell’architettura. Atra novità la collaborazione con l’Apple Academy: alcuni allievi sperimenteranno dal vivo, con un pubblico di visitatori, l’app PARTS, presentata in anteprima al Festival, che ambisce a fornire alle persone cieche e ipovedenti uno strumento in più per apprezzare un’opera d’arte. Rinnovata la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e con l’Ente Nazionale Sordi che fornirà il servizio di interpretariato LIS, lingua italiana dei segni.
Il programma del CAPABILITY FESTIVAL
Tanti gli ospiti di quest’anno: la bookstagrammer neurodivergente Erika Bosello; la ballerina autistica ad alto funzionamento RED; Alessandro Coppola, fotomodello napoletano, di recente autore del libro «Le mie orecchie parlano»; l’autore Francesco Cannadoro, papà caregiver di Tommi, animatore del profilo Instagram diariodiunpadrefortunato; il romanziere sibling Giacomo Mazzariol, autore di «Mio fratello rincorre i dinosauri», diventato anche un film, che racconta la storia sua e di suo fratello Giovanni, che ha un cromosoma in più; Emanuela Masia, attrice, insegnante, podcaster (autrice e voce di Fuori norma) «a cui capita di essere autistica e di avere una doppia disabilità genetica» come lei stessa si descrive sui suoi profili social.
Quest’anno si parlerà di Cargiver e Sibling con un workshop dal titolo Crescere e vivere con la disabilità che sarà presieduto da Maurizio Bertolotto, garante della disabilità per il Comune di Napoli; di Comunicazione positiva con la giornalista Paola Severini Melograni che presenterà a Napoli il suo ultimo lavoro dal titolo «O anche no. Da vicino nessuno è normale» e la psicologa, formatrice aziendale, content creator, blogger Giulia La Marca; di Autismo tra consapevolezza e prospettive con Emanuela Masia attrice, insegnante, podcaster, autrice e voce di Fuori norma e gli animatori del centro Argo, l’unico in città rivolto ad autistici adulti, con la direttrice Sara Mancini e con Rachele Furfaro, presidente di Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli dove Argo ha casa.
Anche quest’anno un’esposizione artistica arricchirà di bellezza il festival grazie al progetto C’è qualcuno lì dentro/Viaggio per immagini e parole oltre l’autismo a cura di Caroline Peyron e Cynthia Fiumanò. La mostra sarà ospitata nella suggestiva Sala dell’Armeria al Maschio Angioino e proseguirà fino al 26 settembre. Ogni giornata del festival si concluderà con un aperitivo preparato e offerto da persone con disabilità che lavorano nel settore del food e della ristorazione e con performance spettacolari. Il Festival prevede anche attività per bambini, il Capability Kids, animate dalla Ludoteca cittadina e da Liberi per crescere, entrambi progetti dell’Assessorato alle Politiche Sociali dedicati ai minori. Nel cortile di Castelnuovo saranno presenti varie associazioni ed enti del terzo settore per far conoscere le loro iniziative e per vendere i prodotti realizzati nei loro laboratori, il cui ricavato servirà come autosostentamento alle attività ordinarie.
Nel fine settimana, inoltre, spazio a cinema e teatro. Sabato 19, alle 18.00 al cinema Academy Astra, a cura di Arci Movie/AstraDOC proiezione del documentario d’autore Corpo a corpo di Maria Iovine con protagonista l’atleta vincitrice dell’argento nel Triathlon alle ultime paralimpiadi Veronica Yoko Plebani. Domenica 20, alle 18.00 al teatro dei Piccoli a Fuorigrotta; gran finale con lo spettacolo di Paolo Ruffini Up & down per la prima volta a Napoli.
In parallelo, sempre al Maschio Angioino, il 18 e il 19 ottobre, ci sarà il convegno scientifico nazionale (VIII edizione) Sindrome di down: dalla ricerca alla terapia a cura del Comitato Scientifico DS Task Force – Dip. Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche UNINA e DAI Materno Infantile – AOU Federico II (e con il patrocinio di DMMBM, T21Research Society, Associazione Italiana Persone Down, COORDOWN).
Tra le novità di quest’anno, infine, il co-branding del Capability Festival con Open House Napoli_ Il festival dell’architettura (www.openhousenapoli.org), giunto alla sua sesta edizione, che offre a migliaia di cittadini un’esperienza immersiva unica e partecipata del patrimonio architettonico e urbanistico della città, dalle periferie al centro, in spazi pubblici e privati spesso inaccessibili. Con Open House Napoli sono state organizzate per il Capability Festival delle visite guidate rivolte a persone con disabilità.
Una visita speciale si terrà al MUSAP – Circolo Artistico Politecnico di Piazza Trieste e Trento dove gli allievi della Apple Academy sperimenteranno dal vivo, per un pubblico di visitatori con disabilità visiva, la funzionalità della loro app PARTS. L’applicazione, presentata in anteprima al festival Capability, ambisce a fornire ai ciechi uno strumento facilmente utilizzabile dal proprio smartphone, per far vivere loro un’esperienza museale più completa.