Calcio

È morto Totò Schillaci: l’eroe delle Notti Magiche di Italia ’90 stroncato da un tumore

Addio al calciatore che ha vestito le maglie di Messina, Juventus e Inter. Aveva 59 anni. Era nella clinica La Maddalena, a Palermo, quando venne arrestato il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro

News - di Redazione Web

18 Settembre 2024 alle 10:55

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***** Collection Juventus ***** Foto LaPresse/Fabio Ferrari 05/11/2016 Maebashi (Giappone) Sport Calcio Juventus Legend tour in Giappone – Juventus Legends vs Japan Legends – ?Shoda Shoyu Stadium?. Nella foto: Salvatore Schillaci ( Juventus Legends ) Photo LaPresse/Fabio Ferrari November 04, 2016 Maebashi (Japan) Sport Soccer Juventus Legend tour in Japan – Juventus Legends vs Japan Legends – ?Shoda Shoyu Stadium?. In the pic: Salvatore Schillaci ( Juventus Legends )
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È morto Salvatore Schillaci detto Totò. Addio al calciatore, bomber, eroe delle notti magiche del Mondiale di Italia ’90. Aveva 59 anni, aveva vestito in carriera le maglie di Messina, Juventus, Inter e Jubilo Iwata. Da alcuni giorni era ricoverato al Civico di Palermo dopo che le sue condizioni per un tumore di cui soffriva da tempo si erano aggravate. Le ultime notizie avevano dato le sue condizioni in peggioramento, ancora critiche.

“Totò è in condizioni stabili ed è controllato da una equipe di medici notte e giorno. Forza Totò”, si leggeva sul suo profilo sociale qualche giorno fa. La famiglia aveva scelto di comunicare direttamente “viste le innumerevoli chiamate da parte di molte testate giornalistiche e viste le brutte notizie che circolano”. Qualche giorno fa le notizie di alcuni miglioramenti, con la riduzione dell’ossigeno per respirare. Quindi di nuovo un peggioramento. Era stato sottoposto a due delicati interventi al colon. Era stato ricoverato al pronto soccorso sabato 7 settembre prima di essere trasferito in pneumologia.

Il ricovero in clinica con Messina Denaro

Schillaci era alla clinica oncologica La Maddalena quando, il 16 gennaio del 2023, è stato arrestato il boss Matteo Messina Denaro. “Erano le 8:15 del mattino – aveva raccontato lui stesso – aspettavo la mia visita di controllo, perché lì sono in cura dai dottori Mezzatesta e Mandalà. Avevo appena finito la colazione al bar, in un attimo mi sono ritrovato circondato da persone incappucciate con le armi spianate. Ho pensato a un attentato. Poi i carabinieri si sono qualificati, ma per un attimo io e quelli intorno a me ci siamo spaventati, c’era confusione”. E ancora osservò: “Una persona come Messina Denaro che circola tranquillamente per la città e va in clinica come un cittadino qualsiasi, mi dà da pensare. Ho una mia teoria, ma ben venga se un problema che si trascinava da trent’anni è stato risolto”.

La carriera di Schillaci

Dopo aver iniziato la carriera nel Messina, che porta dalla serie C2 alla B, nel 1989 Schillaci viene ingaggiato dalla Juventus per 6 miliardi di lire. Nella sua prima stagione in bianconero conquistò subito il posto da titolare e realizzò 15 gol in 30 partite di campionato, acquisendo il soprannome di Totò-Gol e contribuendo in maniera decisiva all’accoppiata Coppa Uefa-Coppa Italia.

Prestazioni che convinsero il commissario tecnico della Nazionale italiana, Azeglio Vicini, a convocarlo per i Mondiali del 1990, che si disputarono in Italia. Schillaci partì dalla panchina come riserva di Andrea Carnevale, per poi prenderne il posto come partner in attacco di Roberto Baggio: chiuse il Mondiale con sei reti, con gli Azzurri che si fermarono in semifinale contro l’Argentina in una gara persa ai rigori, che Schillaci non calciò.

Dopo il Mondiale italiano Totò giocò altre due stagioni con la Juventus, ma perse il feeling col gol: l’arrivo in bianconero di Vialli gli fece trovare meno spazio e nel 1992 passò all’Inter, in cui giocò due stagioni mettendo a segno 11 gol in 30 partite. Nell’aprile del 1994, messo ai margini dall’Inter ancora prima del termine della stagione, fece un cambio di vita radicale e divenne il primo calciatore italiano a militare nel campionato giapponese, allo Jubilo Iwata. Con la maglia dell’Iwata segnò in totale 56 gol in 78 partite e vince la J-League nel 1997, due anni prima del ritiro dal calcio.

18 Settembre 2024

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