Le curiosità
Quanto guadagna chi vince Wimbledon, il montepremi e le tradizioni dello Slam sull’erba di Londra
È iniziato lunedì primo luglio Wimbledon, il terzo torneo dello Slam della stagione tennistica dopo l’Australian Open e il Roland Garros di Parigi.
L’iconico torneo sull’erba verde dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, nel sobborgo londinese di Wimbledon, è indiscutibilmente il più celebre e prestigioso: fondato nel 1877, chi si laurea campione qui avrà un posto assicurato nella storia dello sport.
Lo Slam delle tradizioni, dall’obbligo per uomini e donne in campo di indossare divise e scarpe di colore bianco al divieto di giocare nelle “middle Sunday”, Wimbledon è anche il torneo di tennis più ricco al mondo, in una continua gara al rialzo con i suoi “rivali” dello Slam.
Wimbledon: il montepremi
L’edizione 2024 di Wimbledon toccherà l’impressionante quota di milioni e 370mila euro di montepremi, quasi otto in più dello scorso anno.
In questo modo supera le somme messe a disposizione quest’anno prima dagli Australian Open (53milioni e 83mila euro) e poi il Roland Garros, che aveva rilanciato con i suoi 53 milioni e 478 mila euro. La cifra messa a disposizione dallo Slam inglese supera, almeno per il momento, anche il record assoluto fatto segnare nel 2023 dagli US Open, che mettevano a disposizione degli atleti un montepremi da 58milioni e 714mila euro.
Quanto guadagna chi vince Wimbledon
Con l’aumentare del montepremi, sale anche il premio destinato al vincitore di questa edizione dello Slam londinese. Se lo scorso anno lo spagnolo Carlos Alcaraz aveva alzato la coppa e portato a casa un assegno da 2,57 milioni di euro, quest’anno il suo successore metterà in tasca 3,2 milioni di euro, ben 630mila euro in più.
Dal 2007 il torneo di Wimbledon prevede un montepremi uguale sia per il torneo maschile che quello femminile, dunque sul piano economico non vi sarà alcuna differenza tra circuito ATP (quello maschile) e WTA (quello femminile).
Anche uscendo al primo turno i tennisti sconfitti incasseranno un premio sostanzioso da quasi 72mila euro, cifra che va a salire man mano che si avanza nel tabellone: chi si ferma in semifinale, come Jannik Sinner lo scorso anno, porterà a casa un assegno da 849 mila euro, il 20% in più rispetto al 2023. Il finalista che uscirà sconfitto invece dovrà “consolarsi” con un premio da un milione e 662mila euro.
Più “povero” il torneo del doppio, dove l’Italia può ben sperare con la coppia maschile Vavassori-Bolelli, quest’anno finalista sia all’Australian Open che al Roland Garros: una eventuale vittoria garantirà ai vincitori 768mila euro, mentre 390mila ai finalisti sconfitti.