Il sit-in

Libertà per i familiari illegalmente imprigionati in Cina, di una cittadina italiana praticante del Falun gong

L'iniziativa all'esterno dell'Ambasciata cinese a Roma

Esteri - di Redazione Web

6 Giugno 2024 alle 13:31

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Libertà per i familiari illegalmente imprigionati in Cina, di una cittadina italiana praticante del Falun gong

L’Associazione Italiana Falun Dafa ha organizzato per oggi, giovedì 06 giugno – dalle 9:00 alle 13:00 – un sit-in pacifico nei pressi dell’Ambasciata della Repubblica popolare cinese di Roma (in Largo Ecuador) per chiedere al Governo Cinese di liberare immediatamente tre familiari di una nostra connazionale (Lili Zhao) e tutti gli altri praticanti del Falun Gong imprigionati in Cina per il loro credo spirituale.

Il sit-in

Zhao Lihong, la sorella, è stata imprigionata il 19 settembre scorso nel carcere femminile di Jinan e condannata a tre anni di reclusione. Mentre, il 09 maggio scorso, il fratello maggiore, Zhao Lizhuan e sua moglie Bai Mei sono stati imprigionati rispettivamente nel centro di detenzione di Zhifu e nel centro di detenzione femminile di Yantai, provincia di Shandong.

Gli arresti

Il fratello, Zhao Lizhuan, è stato arrestato per la quarta volta dal 2000. Ha perso il lavoro, ha subito varie torture, sottoposto a lavori forzati e ha subito gravi abusi fisici che gli hanno provocato la cecità. Sua moglie, Bai Mei è già stata arrestata per un anno nel 2005. Come tutti i praticanti del Falun Gong perseguitati, sono stati arrestati perché praticano la pratica spirituale (Falun Dafa), una disciplina basata su 5 semplici esercizi armoniosi e un insegnamento guidato dai principi di verità, compassione e tolleranza. I praticanti da 25 anni vengono brutalmente perseguitati e uccisi dal Partito Comunista Cinese (PCC) per il loro credo.

Persecuzioni, torture e omicidi

Solo nei mesi di marzo e aprile 2024 sono stati segnalati 1.031 arresti di praticanti in Cina. Il PCC non ha mai fermato la persecuzione del Falun Gong dal 1999 e i praticanti sono diventati la principale fonte per il prelievo forzato di organi in Cina. Siamo profondamente preoccupati per le loro vite. Chiediamo al Parlamento e al Governo Italiano di condannare pubblicamente la persecuzione e gli abusi relativi al prelievo forzato di organi sui praticanti del Falun Gong in Cina come è stato sottolineato alla Risoluzione del Parlamento Europeo 2024 P9_TA (2024) 0037 e di aiutare a liberare i familiari della Sig.ra Lili Zhao.

6 Giugno 2024

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