In provincia di Caserta

Cancello e Arnone, operaio vicino alla pensione finisce nell’impastatrice del cemento: morto Raffaele Boemio

La vittima era originaria di Afragola, località dell'area Nord di Napoli, ed aveva 62 anni. Lavorava per una ditta impegnata in un cantiere per l'installazione della fibra ottica. Continua la strage sul lavoro. La nota della Cgil Caserta

Cronaca - di Redazione Web

16 Maggio 2024 alle 21:07 - Ultimo agg. 17 Maggio 2024 alle 09:48

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Cancello e Arnone, operaio vicino alla pensione finisce nell’impastatrice del cemento: morto Raffaele Boemio

Incidente sul lavoro, oggi pomeriggio, a Cancello e Arnone, nel Casertano. L’infortunio è avvenuto in un cantiere per la fibra ottica: vittima il sessantaduenne Raffaele Boemio, originario di Afragola e dipendente della ditta Dap di Nola. Per cause in corso di accertamento, l’uomo è finito in una impastatrice del cemento. La salma è stata sequestrata per l’autopsia. Indagano i carabinieri. Secondo quanto si è appreso, Boemio era prossima alla pensione, traguardo che avrebbe raggiunto solo tra qualche mese.

Operaio vicino alla pensione muore a Cancello e Arnone: è finito nell’impastatrice del cemento

Una strage senza fine. Ancora un operaio morto, ancora nella nostra provincia: ancora una vita spezzata, mentre lavorava in un cantiere a Cancello ed Arnone: continua una strage inaccettabile. Chi per vivere ha bisogno di lavorare non può perdere la vita mentre lavora, è inaccettabile“, afferma Sonia Oliviero, segretaria CgilCaserta. “È da sempre – aggiunge – che chiediamo il rispetto della normativa sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, un modello di impresa che non pensi solo al profitto ma che anteponga la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e, soprattutto, il rispetto della normativa e delle regole. Sono necessarie politiche attive del lavoro, per assumere ispettori e potenziare i controlli, è necessario investire sulla prevenzione e sulla cultura della sicurezza. Ma, soprattutto, è necessario intervenire sulle leggi che generano insicurezza e morte, perché le lacrime e la costernazione non riportano in vita gli operai e, soprattutto, non servono a prevenire gli incidenti mortali“.

Chi era il 62enne Raffaele Boemio

Aspettiamo le indagini che accerteranno la dinamica dell’incidente, convinti – conclude Olivieroche a questa mattanza bisogna mettere la parola fine, intervenendo seriamente e contrastando tutte le leggi che questo Governo ha posto in essere e che hanno generato precarietà, insicurezza e fragilità. Ci stringiamo al dolore della famiglia, mai più morti sul lavoro“.

16 Maggio 2024

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