Il lutto
Luis Menotti: qual è la causa della morte dell’ex Ct dell’Argentina
Addio a 'El Flaco', è stato l'allenatore di Diego Armando Maradona con il quale ha vinto il mondiale under 20 nel 1979. Con l'Albiceleste ha conquistato la prima Coppa del Mondo della sua storia nel 1978. Nell'1982 l'addio alla panchina del suo Paese per intraprendere qualche esperienza a livello di club (tra cui, nel 1997, quella con la Sampdoria). Indimenticabile la sua firma all'appello per i desaparecidos, rivolto ai generali reggenti della dittatura
Sport - di Redazione Web
Cesar Luis Menotti, come si intuisce dal suo cognome, faceva parte di una famiglia che aveva origini italiane, di Ancona come disse lui una volta, e dopo la carriera da calciatore fra Rosario Central, Racing, Boca Juniors e in Brasile con il Santos, cominciò ad allenare nei primi anni Settanta, portando l’Huracan a uno storico titolo. Così nel 1974 gli venne affidata la guida della nazionale con cui quattro anni dopo vinse, in casa, la prima Coppa del Mondo nella storia dell’Albiceleste. Il tutto, prima dell’inizio del torneo, fra le polemiche per la mancata convocazione del giovanissimo (17 anni) ma già fenomenale Diego Armando Maradona.
È morto Menotti: è stato Ct dell’Argentina
“È troppo giovane“, disse Menotti di Diego, con il quale vinse l’anno successivo, nel 1979, il Mondiale under 20, mentre alla guida della nazionale maggiore rimarrà fino al 1982. Poi varie esperienze a livello di club, anche in Europa: Barcellona, Atletico Madrid e, nel 1997, la Sampdoria in Italia, che però lo esonererà dopo appena 8 giornate. Però ‘El Flaco‘, soprannome che per lui era quasi un marchio di fabbrica, si era fatto apprezzare anche fuori dal campo, quando in piena dittatura firmò la richiesta che chiedeva la pubblicazione dei nomi e del luogo in cui si trovavano ‘i ‘desaparecidos‘.
Chi è Luis Menotti: è stato Ct dell’Argentina con Maradona
Assieme a lui, unico uomo di calcio a firmare, sottoscrissero l’appello intellettuali e personalità come Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares, Oscar Alende, Raúl Alfonsín, Hermenegildo Sábat ed Ernesto Sabato. Quel testo suscitò così tanta rabbia tra i militari che i generali chiesero la cacciata dei Menotti. “È l’allenatore della Nazionale, non posso licenziarlo“, lo difese il presidente della federcalcio Julio difese Grondona, che poi, in privato, rimproverò ‘El Flaco‘ per la sua decisione: “Nessuno conosce Borges – gli disse – , tu invece sei Menotti“.