Nel Napoletano
Castellammare di Stabia: sgominato il ‘nuovo’ clan del rione Moscardella. I nomi degli arrestati. Tra gli indagati il fratello di Antonio Polese Boss delle Cerimonie
Sono state undici le persone destinatarie della misura cautelare approvata dal giudice dopo le indagini della Procura di Napoli e della Direzione distrettuale antimafia. Il capo del gruppo criminale riusciva a comunicare dal carcere. Il sodalizio è nato da una costola della famiglia Cesarano. Dalle indagini è emersa anche un'estorsione che sarebbe stata imposta al Grand Hotel La Sonrisa
Cronaca - di Redazione Web
Nove persone in carcere, una agli arresti domiciliari e per un’altra è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. È questo il bilancio di un’operazione condotta dalla polizia in provincia di Napoli. Le misure sono state emesse dal gip al termine di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale di Napoli. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e detenzione a fine di spaccio di droga, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l’associazione camorristica denominata ‘clan del Rione Moscarella‘, operante nei comuni di Castellammare di Stabia, Pompei, S. Antonio Abate e zone limitrofe.
Sgominato il clan del rione Moscardella a Castellammare di Stabia
In particolare, nel corso delle indagini svolte dalla Sisco di Napoli e dallo Sco, con il supporto operativo della Squadra Mobile di Napoli, sarebbero stati individuati vari episodi estorsivi, posti in essere in danno di alcuni operatori commerciali. Inoltre, uno degli indagati, benché detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, al fine di pianificare e dirigere le attività estorsive. Tra gli indagati, figura anche il fratello del defunto boss delle cerimonie Antonio Polese.
Chi sono le persone arrestate del clan Moscardella
A Sabato Polese, 75 anni, – che non fa parte della compagine societaria del Grand Hotel La Sonrisa e a cui è stato applicato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria – viene contestato dagli inquirenti di avere di avere fornito un aiuto alla famiglia Onorato (vertice del clan del rione Moscarella) informandola delle indagini in corso. In particolare avrebbe incontrato uno degli arrestati, un esattore del clan, per dirgli che la Polizia di Stato aveva prelevato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della struttura ricettiva recentemente confiscata il 29 settembre 2023. Si tratta della data in cui sarebbe stata pagata una tangente da 5mila euro al clan.
Clan Moscardella: il ‘pizzo’ al Castello La Sonrisa
Questo episodio estorsivo viene contestato, in particolare a Michele e Silverio Onorato e a Salvatore Scotognella. Michele Onorato, è emerso dalle indagini, avrebbe impartito gli ordini agli affiliati mentre era detenuto nel carcere di Frosinone. Il gip di Napoli Maria Luisa Miranda ha disposto l’arresto in carcere per Michele Onorato, 60 anni, ritenuto a capo del clan del rione Moscarella, e per il figlio Silverio, 34enne. La nuova organizzazione criminale di Castellammare – nata da una scissione nel clan Cesarano – è stata letteralmente dimezzata dalle misure cautelari emesse oggi.
Il blitz: chi è Sabato Polese, fratello di Antonio il Boss delle Cerimonie
Arresto in carcere anche per la Carmela Zurlo, moglie dell’aspirante boss Michele Onorato, ritenuta la cassiera dell’organizzazione malavitosa guidata dal marito. Il giudice ha disposto il carcere anche per Salvatore Scotognella, Pasquale Palma, Renato Avitabile, Michele Santarpia e Luciano Polito. Arresti domiciliari per Maria Onorato, figlia di Michele