Il conflitto in Medio Oriente
Gaza, ancora una strage per la calca degli aiuti: giallo sugli osservatori Onu feriti in Libano
Esteri - di Redazione
Ancora morti nella Striscia di Gaza nella calca che si viene a creare in occasione dell’arrivo di aiuti umanitari per la popolazione palestinese, sempre più ridotta alla fame dall’operazione militare israeliana in corso dall’otto ottobre scorso.
Calca e spari per gli aiuti, morti a Gaza
Almeno cinque persone sono morte e decine sono rimaste ferite a causa della calca e di colpi d’arma da fuoco sparati durante la consegna di aiuti nella rotonda Kuwait a Gaza City. A denunciarlo è stata la Mezzaluna rossa palestinese, precisando che i fatti sono accaduti all’alba dopo che migliaia di persone si erano radunate per l’arrivo di 15 camion carichi di derrate alimentari. Secondo l’organizzazione, almeno tre delle cinque persone morte sono state uccise da proiettili.
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L’Afp spiega che in un suo video si vedono camion che si muovono velocemente in mezzo a ruderi in fiamme, con la folla che urla e si accalca e si odono “spari di avvertimento“, definiti così da testimoni.
Il giallo degli osservatori Onu feriti in Libano
Dal Medio Oriente arrivano poi notizie inquietanti dal fronte sempre più largo del conflitto tra Israele e Hamas, da tempo ormai allargatosi anche in Siria e Libano.
Proprio nel sud del Libano, vicino a Rmeish, un drone ha colpito un veicolo militare dell’Onu. A riferirlo è l’agenzia di stampa libanese Nna, che attribuisce l’attacco a Israele.
Quattro osservatori Onu della missione di supervisione della tregua (Untso) sono rimasti feriti nell’esplosione, nessuno gravemente: il gruppo stava pattugliando a piedi lungo la Blue Line, nel sud del Libano, ha confermato l’Unifil, precisando che sta ancora indagando sull’origine dell’esplosione.
“Prendere di mira i peacekeeper è inaccettabile“, ha aggiunto Unifil, sottolineando che “tutti gli attori hanno la responsabilità, sulla base del diritto umanitario internazionale, di evitare di prendere di mira non combattenti, tra cui peacekeeper, giornalisti, personale medico e civili“.
Da parte sua Israele tramite l’IDF ha negato ogni responsabilità in merito all’attacco al personale Onu. “Al contrario di quanto riportato, stamane le Idf non hanno attaccato un veicolo dell’Unifil nell’area di Rmeish”, si legge in una nota in risposta alle notizie diffuse dai media libanesi.