La mossa del pg Sottani
Dossieraggi, “guerra” nella Procura di Perugia: Cantone “sotto sorveglianza” dopo l’audizione in Antimafia
Giustizia - di Redazione
Clima infuocato nella Procura di Perugia, dove si indaga sui presunti accessi abusivi al database della Direzione nazionale antimafia del finanziere Pasquale Striano, inchiesta che vede indagati anche tre giornalisti del Domani e il sostituto della Dna Antonio Laudati.
La gestione del fascicolo sui presunti dossieraggi del procuratore di Perugia Raffaele Cantone è infatti finita nel mirino del procuratore generale del capoluogo umbro, Sergio Sottani. Quest’ultimo ha “attivato proprie funzioni di sorveglianza sull’attività dei magistrati requirenti del distretto al fine di acquisire ogni elemento utile per consentire, eventualmente, agli organi istituzionalmente competenti, di far piena luce sui fatti circostanziatamente segnalati”, si legge in una nota.
L’indagine sui dossier e Cantone “sotto sorveglianza”
Parole che sanno di commissariamento, anche se Sottani parlando a Repubblica nega che vi sia una “censura” nei confronti di Cantone. L’obiettivo secondo il procuratore generale è quello di “acquisire informazioni e, se opportuno, sottoporre la vicenda al Consiglio Superiore della Magistratura”.
Dietro l’attivazione delle “funzioni di sorveglianza” c’è la notizia, pubblicata dal quotidiano La Verità, dei rapporti tra due pm di Perugia, Gemma Miliani e Mario Formisano, con l’ormai ex cancelliere della Procura umbra Raffaele Guadagno, che nel dicembre scorso ha patteggiato un pena di un anno e due mesi per rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo a sistema informatico in relazione alla fuga di notizie sulla “Loggia Ungheria”.
Ma non solo. Nel mirino di Sottani ci sono anche le audizioni di Raffaele Cantone e del Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo Giovanni Melillo in commissione parlamentare Antimafia.
Le audizioni di Melillo e Cantone
Qui Cantone aveva parlato dell’inchiesta tracciando un quadro “inquietante”, parlando di numeri “mostruosi” in relazione agli accessi abusivi ai sistemi. Audizione doppia, di Cantone e Melillo, che per Sottani è stata “inusuale” e che impone di “verificare il corretto bilanciamento tra il doveroso diritto dell’opinione pubblica ad essere informata nella fase delle indagini ed il rispetto della presunzione di innocenza”.
Sullo sfondo c’è anche la possibilità di una segnalazione ai titolari dell’azione disciplinare per i magistrati, ovvero al pg di Cassazione e al Guardasigilli Nordio, che paradossalmente vorrebbe una commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti scoperti dalla Procura di Perugia.