Altri guai
Chi è Andrew Tate, influencer ed ex kickboxer arrestato per aggressione sessuale in Romania
Andrew Tate è ancora una volta in pesanti guai con la giustizia. L’ex campione del mondo di kickboxing, da diversi anni trasformatosi in influencer sui social dove ha un seguito di milioni di followers “deliziati” con video e post razzisti, omofobi, misogini, è stato nuovamente arrestato.
Perché Andrew Tate è stato arrestato in Romania
Andrew e il fratello Tristan, entrambi britannici, sono stati arrestati lunedì in Romania, dove risiedono da diversi anni, con l’accusa di reati sessuali nel Regno Unito. La polizia romena ha spiegato in un comunicato di aver eseguito “due mandati di arresto europei emessi dalle autorità giudiziarie del Regno Unito per la commissione di reati sessuali, di sfruttamento di persone sul territorio del Regno Unito”, accuse che risalgono al periodo tra il 2012 e il 2015 e che i due tramite il loro ufficio di pubbliche relazione hanno negato.
I due dovranno rimanere in stato di arresto per 24 ore in attesa che la Corte d’Appello di Bucarest decida se approvare o meno la richiesta di estradizione fatta dalle autorità britanniche.
Chi è Andrew Tate, dal ring ai social
Il 37enne Andrew Tate, dotato di doppia cittadinanza britannica e statunitense, in passato è stato tre volte campione del mondo di kickboxing ISKA.
Dopo il ritiro dall’attività agonistica ha notevolmente aumentato la sua fama come influencer. Le sue dichiarazioni e i suoi video dai contenuti sempre più estremi avevano spinto però i social del gruppo Meta, ovvero Facebook e Instagram, ma anche YouTube e TikTok, a bannarlo. Diverso il discorso riguardante Twitter: Tate aveva subito anche lì un ban, rimosso poi quando la piattaforma era stata acquistata da Elon Musk.
Il processo contro Tate
Andrew e il fratello Tristan erano già stati arrestati il 28 dicembre del 2022 in Romania, dove vivevano da cinque anni, con le accuse di stupro, tratta di esseri umani e per associazione a delinquere, processo che ad oggi è praticamente ancora nelle fasi iniziali.
Già nell’aprile dello stesso anno i fratelli Tate erano stati interrogati a lungo della polizia rumena a seguito della denuncia di una donna che sosteneva di esser stata sequestrata nella loro villa. I due non erano stati sottoposti a provvedimenti cautelari, ma le indagini erano proseguite.
Le accuse nei loro confronti sono gravissime: secondo i magistrati romeni Andrew e Tristan Tate avrebbero raggirato delle donne seducendole e fingendo di volere una relazione romantica. Le vittime sarebbero state poi portate in proprietà alla periferia di Bucarest, dove sarebbero state costrette attraverso la violenza fisica, l’intimidazione psicologica e la coercizione a produrre pornografia altamente redditizia per i siti di social media. L’indagine è stata avviata dopo che uno dei fratelli avrebbe stuprato una delle vittime di tratta nel marzo 2022.
Incriminati nel giugno del 2023, i due fratelli dopo tre mesi passati agli arresti domiciliari erano tornati in libertà ad agosto, seppur soggetti ad alcune limitazioni personali. La loro detenzione era stata prolungata più volte per permettere agli inquirenti di portare avanti le indagini.