Il flop Consip
Una società moderna non può essere in mano al Pm Woodcock
Dopo 7 anni di gogna Romeo e altri imputati assolti per l'inchiesta Consip "perché il fatto non sussiste". Sussiste la persecuzione e i danni degli imputati, ma nessuno pagherà
Giustizia - di Piero Sansonetti
E’ finito il caso Consip con la sentenza di assoluzione. Assolto Alfredo Romeo (editore di questo giornale) e sono stati assolti quasi tutti gli altri imputati tranne due. Sono stati condannati due carabinieri. Il maggiore Scafarto e Sessa. Cioè i due uomini di Woodcock. Woodcock è il Pm che ha creato il caso Consip. Creatura ben riuscita che è durata 7 anni. Sette anni di persecuzioni ma che poi si è risolta, come spesso succede alle inchieste di Woodcock con le assoluzioni di quasi tutti gli imputati. Il caso Consip non esisteva. E’ esistita l’inchiesta Consip che ha avuto diverse conseguenze. Una di queste è quella politica poiché fu puntata contro Matteo Renzi che allora era il capo del governo, ed ebbe un successo. L’altra conseguenza è stata sulle persone. Per sette anni sono state alla gogna. I giornali ci hanno sguazzato. Titoli a tutta pagina su imbrogli, turbativa d’asta, traffico di influenze, corruzione e appalti truccati da 2 miliardi.
Alfredo Romeo è stato preso la mattina del 1 marzo 2017 il giorno del suo compleanno. Compiva 64 anni e fu sbattuto in prigione. 15 giorni in isolamento e poi 6 mesi in cella e poi 6 mesi con il braccialetto in custodia cautelare domiciliare. Questo è stato fatto. Vogliamo contare i danni? Stiamo parlando di centinaia di milioni di danni prodotti all’impresa di Romeo.
Oggi è arrivata la sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste“. Ma i 7 anni sussistono, la prigione sussiste, i danni sussistono. Non sussiste solo il fatto. Credete che qualcuno pagherà per tutto questo? No, vi posso dire chi ha pagato. Ha pagato Romeo e non sarà in nessun modo risarcito. E hanno pagato anche gli altri imputati: il padre di Renzi, l’onorevole Luca Lotti ed altri. Quanti soldi ha speso lo Stato? Quanti magistrati sono stati impegnati? Quanti carabinieri? Vogliamo fare i conti di questi danni?
Quando questo giornale, il Riformista e pochissimi altri giornali propugnano il garantismo non esprimono una idea liberale, rarissima, ma di modernità. Una società moderna non può non essere garantista, non può essere in mano al Pm Woodcock.