Il film candidato agli Oscar

Mamadou Kovassi Idris, il vero “Io Capitano” agli Oscar: “Abbiamo vinto se continueremo a denunciare la guerra”

Cinema - di Rossella Grasso - 11 Marzo 2024

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La vera storia di Mamadou Kovassi Idris in “Io capitano”, il film in nomination agli Oscar 2024
La vera storia di Mamadou Kovassi Idris in “Io capitano”, il film in nomination agli Oscar 2024

“Sono molto contento di come sia andata questa esperienza, è stato davvero incredibile in questi mesi parlare a migliaia di persone della mia storia in tutto il mondo ma soprattutto dare voce ai tanti che non ce l’hanno”. Così Mamadou Kovassi Idris ha commentato sui suoi social la notte degli Oscar a cui ha partecipato portando nel cuore il grande lavoro che porta avanti insieme al Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta. La storia del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, unico italiano in nomination agli Oscar 2024, è ispirato alla vera storia di Mamadou. E il 10 marzo era a Hollywood alla cerimonia di premiazione degli Oscar. Il film non ha vinto ma per Mamadou Kovassi Idris è stata una bella esperienza, una vittoria importante perché ha portato alla conoscenza di tanti un dramma che si ripete di continuo nel mar Mediterraneo e troppo spesso nel silenzio. E ha aperto una riflessione importante. “Per me abbiamo vinto se continueremo a denunciare la guerra, l’ingiustizia delle leggi sull’immigrazione ed a rendere le nostre città solidali e inclusive”, ha scritto suoi social.

“Io capitano”, la vera storia di Mamadou Kovassi Idris

Mamadou Kovassi Idris, originario della Costa d’Avorio, è partito nel 2005 per la Libia per fuggire dalla guerra. La sua è una drammatica storia fatta di soprusi, pene infernali e speranza. Dopo un viaggio doloroso e rocambolesco, è arrivato in Italia. Oggi è mediatore culturale e attivista per i diritti dei migranti. Ha partecipato alla stesura della sceneggiatura del film di Garrone ed era con lui alla notte degli Oscar al Dolby Theatre. “Ringrazio Matteo Garrone , Rai Cinema e la produzione per avermi fatto sentire parte di una grande famiglia – continua il post di Mamadou Kovassi Idris – Io Capitano è un film che in questi mesi hanno visto tante persone, soprattutto studenti, suscitando rabbia per le ingiustizie a cui sono sottoposti i migranti e al tempo stesso speranza”.

“Io capitano” agli Oscar 2024

“Io capitano” è stato inserito nella cinquina che si contendeva la nomination come miglior film internazinale insieme a “Perfect Days” (Giappone), “Society of the snow” (Spagna), “The Teachers’ Lounge” (Germania), “The Zone of Interest” (Gran Bretagna). Quest’ultimo si è aggiudicato il premio. “Siamo andati in giro per l’Italia e per il mondo per raccontare il diritto di partire, il diritto di migrare di essere accolti e di poter restare – ha continuato Mamadou Kovassi Idris – Ieri mentre aspettavamo la premiazione nella mia città , Caserta, si sono svolti gli Oscar della solidarietà, un’iniziativa che ho seguito con il cuore e che mi rende orgoglioso di far parte di una comunità solidale e antirazzista. Una città che però senza l’accoglienza del Sai e senza la casa del Sociale nell’ex ONMI non potrebbe essere la città da Oscar che sogno”.

“La nostra ‘zona di interesse’ quotidiana oggi ci fa giare dall’altra parte davanti a più di 28 mila morti nel Mediterraneo”

“Il premio è andato ad un film ‘La zona di interesse’ che pone al centro il dramma dell’olocausto che abbiamo il dovere di ricordare e mantenere vivo nella nostra memoria collettiva. Ma è anche un film che ci parla della banalità del male, e di come noi essere umani riusciamo a convivere con le ingiustizie senza fare nulla per cambiare le cose. La nostra ‘Zona di interesse’ quotidiana oggi ci fa giare dall’altra parte davanti a più di 28 mila morti nel Mediterraneo, davanti ai bambini massacrati in Palestina e davanti a tutti i conflitti oggi in atto nel mondo. Per me abbiamo vinto se continueremo a denunciare la guerra, l’ingiustizia delle leggi sull’immigrazione ed a rendere le nostre città solidali e inclusive”.

L’evento a Caserta aspettando gli Oscar

Caserta ha atteso l’esito degli Oscar con una iniziativa nella giornata del 10 marzo, e che ha visto protagonisti tanti cittadini ed associazioni. Durante l’evento sono stati consegnati degli Oscar speciali a 8 cittadini che quotidianamente si impegnano per rendere Caserta, una Terra da Oscar. La consegna, si è tenuta all’Auditorium provinciale di Caserta. Di seguito i nomi di chi ha consegnato i premi e di chi è stato premiato
Antonio Casale, direttore del Centro Immigrati Fernandes di Castel Volturno ha premiato Agyei Evans, lavoratore ghanese escluso dai canali di asilo politico e protezione internazionale, residente a Castel Volturno. Sandro Ruotolo, giornalista, ha premiato Francesco Massarelli e Tiziana Ciccarelli per il loro impegno culturale e cinematografico. Lella Palladino della Fondazione Una Nessuna e Centomila ha premiato Hayat El Bejjat, donna vittima di violenza. Enzo Tosti, della rete Stop Biocidio, ha premiato il Coordinamento studentesco Kaos impegnato sul fronte ambientale contro la 4° linea dell’inceneritore di Acerra. Eliana Riva, giornalista impegnata in Palestina, ha premiato il Comitato Caserta Città di Pace, fondato dal Vescovo Raffaele Nogaro. Mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Capua e Caserta ha premiato Leonardo Capurso, cittadino del Quartiere Acquaviva di Caserta, impegnato nei percorsi di rigenerazione delle case popolari. Stefano Consiglio, Presidente di Fondazione Con il Sud, ha premiato Margherita Tortora, impegnata nella cura condivisa dei giardini beni comuni della città.

Dopo la consegna degli Oscar, in video collegamento da Hollywood, Matteo Garrone e Mamadou Kouassi hanno raccontato queste ultime ore molto emozionanti di attesa della Cerimonia. Mamadou ha sottolineato la ricchezza di questi mesi così intensi, durante i quali, grazie al film “Io Capitano”, il gruppo di attivisti ha avuto occasione di incontrare migliaia di persone, di studenti, che oggi hanno una consapevolezza diversa rispetto ai temi del viaggio, della migrazione verso l’Europa e del dramma umano che l’attuale gestione dell’immigrazione porta con sé. “Esiste un parallelismo molto forte tra la storia di accoglienza e di diritti rappresentata da Mamadou Kouassi e da “Io Capitano”, e il diritto fondamentale ad avere, a Caserta, spazi sociali dove esercitare la tutela per i cittadini in difficoltà, siano essi italiani o stranieri – hanno detto gli organizzatori dell’evento –  È questo il messaggio che abbiamo voluto dare con l’iniziativa di oggi. Sono già 5 gli anni trascorsi dalla chiusura della storica sede dell’Ex Canapificio e da allora il Centro Sociale ed una intera comunità sono senza un tetto. L’apertura della Casa del Sociale “Mamadou Sy” di Caserta non può più aspettare e siamo pronti anche a gesti estremi se ciò non dovesse accadere nei tempi giusti”.

“Io capitano”, dove vederlo in streaming

Il film, che tratta dell’emigrazione africana verso l’Europa, ha concorso alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il Leone d’oro, venendo premiato con il Leone d’argento alla regia e il Premio Marcello Mastroianni all’attore protagonista Seydou Sarr. Ai Golden Globe del 2024 il film è stato candidato nella categoria al miglior film straniero. Agli Oscar 2024 è nella cinquina finale come miglior film internazionale.

E’ possibile vedere il film su Sky Cinema e Now per tutti gli abbonati. Il film è invece disponibile ma a pagamento su Amazon Prime Video (costa 4,99 euro il noleggio, 9,99 se lo volete acquistare), oppure è tra i film disponibili su Apple+ o Google Play.

11 Marzo 2024

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