La novità dell'AdE
Modello 730 precompilato addio, per la dichiarazione dei redditi basterà un “questionario guidato”
La dichiarazione dei redditi come l’abbiamo sempre conosciuta, col modello 730, dovrebbe andare in pensione. A partire dalle dichiarazioni dei redditi 2024 sull’anno di imposta 2023, spiegano dall’Agenzia delle Entrate, sarà introdotto un nuovo meccanismo di interazione con il contribuente.
Il nuovo modello 730 semplificato
Niente più moduli da compilare e riquadri da riempire: l’Agenzia introdurrà un modello di dichiarazione precompilata semplificato non più basato sui campi del modello dichiarativo, ma sulle informazioni che l’Agenzia delle Entrate già possiede riguardo il privato cittadino e contribuente.
In sostanza si tratterà di una procedura guidata in cui all’utente, lavoratore dipendente o pensionato, verrà chiesto di confermare o meno dati e numeri già forniti dall’Agenzia: al privato cittadino il compito, se reputa sbagliati o non conformi i numeri, di modificarli seguendo un iter guidato.
Il sistema potrà porre domande all’utente, dal possesso di un mutuo all’eventuale ristrutturazione della casa, o se ha spese sanitarie. Le risposte permetteranno al sistema semplificato studiato dall’Agenzia di compilare autonomamente la dichiarazione con i codici tributo relativi.
Come funziona il “nuovo” modello 730
A spiegare il funzionamento del nuovo modello 730 semplificato è il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, in un documento consegnato alcuni giorni fa alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato citato oggi dal Corriere della Sera.
“Il contribuente potrà verificare – si legge al suo interno -, ed eventualmente integrare, le informazioni in dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato”.
Quindi i dati “così confermati o modificati saranno riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza la necessità per il contribuente di consultare le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi e, quindi, di conoscere le “caselle” da valorizzare o i codici da indicare nei singoli righi del modello dichiarativo”.