Da Salerno

La meningite e il dubbio cocaina, il dramma del neonato ricoverato in gravi condizioni al Santobono di Napoli

Il piccolo è stato trasferito d'urgenza dall'ospedale Ruggi di Salerno al nosocomio pediatrico partenopeo. I primi esami tossicologici hanno rilevato tracce dello stupefacente, nuovi accertamenti sono risultati - invece - negativi. Nuove verifiche in corso. Intanto, è stata diagnosticata un'infezione per meningite

Cronaca - di Redazione Web

12 Gennaio 2024 alle 11:53

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La meningite e le tracce di cocaina il dramma del neonato ricoverato in gravi condizioni al Santobono di Napoli

È in condizioni molto gravi il bambino di 3 mesi arrivato con elisoccorso in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dal Ruggi di Salerno. Giudicato in pericolo di vita, e ricoverato in Terapia Intensiva Pediatrica, intubato e ventilato meccanicamente, ottimizzando la funzione cardiocircolatoria dopo il primo dei due referti tossicologici risultato positivo per cocaina nelle urine eseguito a Salerno.

Santobono di Napoli: bambino ricoverato in terapia intensiva

Il test è stato ripetuto a Napoli e il tossicologico rapido eseguito al Cardarelli è risultato negativo per la presenza di sostanze stupefacenti. Un campione ematico è ora all’azienda ospedaliera Vanvitelli per una indagine cromatografica ad elevata sensibilità per la ricerca di sostanze di abuso nel sangue. Secondo quanto si apprende dal Santobono, il piccolo presenta una gravissima alterazione degli indici infettivi/infiammatori, è in stato di coscienza alterato, ha una emorragia cerebrale evidenziata alla Tac eseguita al Ruggi.

Il giallo della cocaina e l’infezione per meningite

Indagini neuroradiologiche del Santobono hanno fatto posizionare un catetere di monitoraggio della pressione intracranica, prelevando un campione di liquido cefalorachidiano risultato positivo per “Haemophilus Influenzae“, confermando la meningite batterica. Intanto, in merito alle tracce di cocaina, pare che il bimbo possa averle assunte tramite il latte materno. La donna pare sia una tossicodipendente. Per questo motivo la Procura di Salerno ha avviato un indagine.

12 Gennaio 2024

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