Offensiva anche in Libano

Drone israeliano colpisce Beirut, ucciso il fondatore delle Brigate al-Qassam: Saleh al-Arouri era il numero due di Hamas

Esteri - di Redazione

2 Gennaio 2024 alle 18:10 - Ultimo agg. 3 Gennaio 2024 alle 12:04

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Saleh al-Arouri e gli effetti del raid israeliano su Beirut
Saleh al-Arouri e gli effetti del raid israeliano su Beirut

Un drone israeliano ha colpito e distrutto un ufficio di Hamas nella periferia meridionale di Beirut, la capitale del Libano. L’esplosione è avvenuta a Dahieh, il sobborgo a sud della città considerato una delle roccaforti di Hezbollah, il gruppo radicale terroristico alleato dell’Iran e della stessa Hamas.

Nell’attacco dell’IDF sono morte quattro persone: tra queste, secondo il canale al-Hadath, del gruppo di al-Arabiya, ci sarebbe anche Saleh al-Arouri, esponente di spicco di Hamas e fondatore del braccio armato del gruppo, le Brigate Ezzedin al-Qassam.

Al-Arouri è anche il vice del capo dell’Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. La notizia della sua morte è stata confermata anche da Hamas: con lui, riferisce la tv satellitare al-Jazeera, sono stati uccisi nel raid israeliano anche due comandanti delle Brigate Ezzedin al-Qassam, senza che per ora i due siano stati identificati.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva minacciato di ucciderlo ancor prima che iniziasse la guerra tra Hamas e Israele, il 7 ottobre scorso, dopo l’offensiva dei miliziani islamici nel territorio israeliano che ha provocato oltre mille morti. Al momento non ci sono ancora commenti ufficiali da parte di Israele.

In una conferenza stampa di alcuni giorni fa il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant aveva evocato l’eventualità di un attacco israeliano a Beirut. In risposta alla domanda di una giornalista della televisione pubblica Kan, che voleva sapere in quali circostanze Israele avrebbe stabilito che nel Libano sud era stata varcata una ‘linea rossa’, la risposta di Gallant era stata lapidaria: “Se sentirete che abbiamo attaccato a Beirut, comprenderete che loro hanno varcato la ‘linea rossa’”.

Chi era al-Arouri

Al-Arouri,  57 anni, era vice capo dell’ufficio politico del gruppo terroristico e considerato il leader de facto dell’ala militare di Hamas in Cisgiordania. Funzionari dell’intelligence israeliana ritengono che al-Arouri abbia anche contribuito a pianificare il rapimento e l’omicidio di tre adolescenti israeliani nel giugno 2014 – Gil-ad Shaar, Eyal Yifrach e Naftali Fraenkel – oltre a numerosi altri attacchi. Al-Arouri aveva scontato diversi mandati nelle carceri israeliane ed è stato rilasciato nel marzo 2010 come parte degli sforzi per raggiungere un più ampio scambio di prigionieri con Gilad Shalit, un caporale delle Forze di difesa israeliane (Idf) rapito da Hamas nel 2006.

Arouri, ricorda Times of Israel, è stato coinvolto nella conclusione dell’accordo che prevedeva il rilascio di oltre 1.000 prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane in cambio della liberazione di Shalit nel 2011.

(articolo in aggiornamento)

di: Redazione - 2 Gennaio 2024

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