La storia e il dibattito
Ugg veri o falsi? La spiegazione sul nuovo ‘caso’ di TikTok
Spopola sui social il trend dedicato al noto brand di calzature. Le spiegazioni fornite dai tiktoker
Curiosità - di Redazione Web

Insomma le Ugg che hai acquistato sono vere oppure no? Sui social, in particolare su TikTok sono tantissimi i video pubblicati, nei quali le persone acquistano la nota calzatura e cercano di comprendere se sia originale o una replica. In molti filmati i protagonisti manifestano tutta la loro delusione. E sul tema i tiktoker hanno ovviamente cavalcato il trend, postando contenuti dove hanno spiegato come starebbero i fatti. Ma partiamo dall’inizio, ovvero: cos’è Ugg? Si tratta di un brand australiano, nato per i praticanti del surf, che produce calzature con pelle di pecora (nato, pare, alla fine dell’800 ma sul sito ufficiale è scritto l’anno 1981). E qui casca l’asino, perché ci stiamo riferendo a Ugg Australia (specificità geografica indicata rigorosamente sull’etichetta). Il dibattito su TikTok ha riguardato il marchio Ugg (con la ‘g‘ centrale più grande).
Ugg veri o falsi? La spiegazione sul nuovo ‘caso’ di TikTok
Quest’ultimo è stato invece fondato da Brian Smith negli anni ’70 in California dopo che lui, insieme a degli amici, aveva comprato tali stivali in Australia. Smith aveva notato che questi ultimi non esistevano per i surfisti della West Coast. Ed ecco nato il nuovo business americano. Ora, sui social, è emerso che soltanto gli Ugg Australia sarebbero quelli ufficiali e originali. Ma il tiktoker Barengo avrebbe invece chiarito la questione, spiegando che gli australiani avrebbero concesso a Smith l’uso del logo per la produzione e la distribuzione delle Ugg solo in particolari modalità. Ad esempio nella scelta del mercato di riferimento. Infatti, mentre in Australia e Usa le Ugg sono anche calzature da lavoro, in Europa sono utilizzate come accessorio ‘fashion’ di abbigliamento.
Ugg Australia e Ugg Usa
Tuttavia altre fonti, come forum e blog di settore trovati in rete, hanno dato spiegazioni diverse. Quella più gettonata è che Smith sarebbe stato il primo a registrare il marchio Ugg, diventandone il ‘proprietario’ che può decidere autonomamente come produrre e distribuire le calzature. Un’altra, considerata la cessione della Ugg da parte di Smith alla Deckers, afferma che le calzature a stelle e a strisce sarebbero prodotte in Cina con materie prime scadenti. Sta di fatto che sui rispettivi portali web, entrambe le aziende parlano di ecosostenibilità, assoluta qualità e massimo rispetto degli animali dai quali sono presi le pelli.