Fine vita

Margherita Botto e la malattia: morta in Svizzera con il suicidio assistito

La donna, 74 anni, era affetta da adenocarcinoma al terzo stadio. Ad occuparsi del caso le associazioni Soccorso Civile e Luca Coscioni. Il fratello di Margherita, Paolo Botto e Cinzia Fornero si autodenunceranno oggi dai carabinieri a Milano. Saranno accompagnati da Marco Cappato e Filomena Gallo

Giustizia - di Redazione Web

29 Novembre 2023 alle 09:41 - Ultimo agg. 29 Novembre 2023 alle 10:39

Condividi l'articolo

Margherita Botto e la malattia: morta in Svizzera con il suicidio assistito

Una donna milanese di 74 anni, Margherita Botto, professoressa universitaria di lingua e letteratura francese e stimata traduttrice letteraria, è morta questa mattina in Svizzera, dopo aver avuto accesso al cosiddetto suicidio medicalmente assistito. La donna era affetta da adenocarcinoma al terzo stadio e aveva espresso consapevolmente la volontà di porre fine alla sua vita in modo dignitoso, senza ulteriori sofferenze fisiche e psicologiche. Scriveva così in una lettera alla organizzazione svizzera dove ha potuto ottenere l’aiuto alla morte volontaria:

Suicidio assistito: chi è Margherita Botto

Le mie speranze di giungere alla guarigione e di poter ritornare ad una qualità della vita non dico soddisfacente, ma almeno accettabile, sono molto ridotte o nulle. Il proseguimento del protocollo di cura mi esporrebbe a ulteriori sofferenze per almeno un anno o più, senza molte probabilità di successo. In questa situazione intendo liberamente ed autonomamente porre fine al protocollo di cure, affrontandone consapevolmente le infauste conseguenze“.

Il suicidio assistito in Italia: l’Associazione Coscioni

A occuparsi dei rapporti con la clinica svizzera, dell’organizzazione del viaggio e dell’accompagnamento sono stati il fratello, Paolo Botto, insieme a Cinzia Fornero, 52 anni, iscritta all’associazione Soccorso Civile, che fornisce l’assistenza diretta alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, della quale è presidente e responsabile legale Marco Cappato. Tutti e tre assistiti dall’avvocata Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, si autodenunceranno oggi alle ore 11.15 a Milano, presso i carabinieri della Compagnia Milano “Duomo Principale”, in via Fosse Ardeatine.

Suicidio assistito: il post di Marco Cappato

Domani nuova autodenuncia sul fine vita: Paolo ha aiutato la sorella Margherita a non subire una morte come non l’avrebbe voluta. Si autodenuncerà a Milano con Cinzia Fornero, che li ha accompagnati“.

29 Novembre 2023

Condividi l'articolo