In manette
Antonio Natale, ucciso a Caivano: altri tre arresti
Il giovane fu ammazzato nell'ottobre del 2021. Il cadavere fu trovato dopo 14 giorni. A soli 20 anni il pusher è stato vittima della spietata vendetta del clan Bervicato: avrebbe sottratto dei soldi, droga e armi al sodalizio
Cronaca - di Redazione Web
Si chiude il cerchio sull’omicidio di Antonio Natale, il pusher ribelle di Caivano (in provincia di Napoli) ucciso il 4 ottobre 2021 dal clan di cui faceva parte perché colpevole di essersi impossessato di una borsa contenente droga, armi e denaro. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, al termine di indagini coordinate dalla Dda di Napoli, hanno notificato tre arresti in carcere a tre persone già detenute ritenute appartenenti al commando che attirò in un tranello e poi assassinò Natale con tre colpi di pistola al torace e alla testa.
Antonio Natale ucciso a Caivano: altri tre arresti
Tutto avvenne di ritorno da una giornata di shopping a Napoli. Natale venne assassinato in auto e il suo cadavere, esposto all’intemperie, venne trovato dopo due settimane in un fondo agricolo. Il mandante di questo feroce omicidio è ritenuto Domenico Bervicato, facente parte dell’omonimo gruppo malavitoso del Parco Verde, che in carcere ha rilasciato dichiarazioni parziali, lacunose e fuorvianti circa l’accaduto.
Una delle persone alle quali i militari hanno notificato l’arresto è Gennaro Pacilio. Quest’ultimo, 56 anni, è già detenuto ed è ritenuto un killer spietato. Secondo un collaboratore di giustizia, che lo conosce bene, era uno che “per denaro ucciderebbe anche i suoi figli“. Oltre che a Pacilio, le accuse di omicidio e dei connessi reati di detenzione e porto di arma da sparo aggravati dal metodo mafioso, sono state notificate anche a Emanuele D’Agostino, 26 anni e Bruno Avventurato, di 48 anni. A sparare i tre colpi di pistola a Natale (i primi due lo ferirono gravemente e l’ultimo alla testa lo uccise) fu proprio Pacilio.
Antonio Natale ucciso a Caivano: perché il giovane è stato ammazzato
Anche D’Agostino cercò di sparare ma la sua arma si inceppò. Domenico Bervicato (ritenuto il mandante) era alla guida dell’auto in cui venne l’omicidio. Poi ci sono i fratelli Bruno e Giancarlo Avventurato, di 48 e 36 anni. A questo gruppo malavitoso di Acerra, suo amico, si rivolse Bervicato mentre Giancarlo, diventato collaboratore di giustizia, non avrebbe preso parte alla fase esecutiva ma solo fornito un supporto.
Il mandante si disse pronto a pagare fino a 200mila euro per uccidere Natale, che conosceva da una decina di anni, salvo poi pagare circa 10mila euro al sicario, che pretese però un anticipo. Domenico Bervicato, dopo l’omicidio, per costituirsi un alibi, si recò la sera alla festa di Bruno Avventurato, scatenandone l’ira. “Domè (Domenico)… aiutami“: malgrado ferito gravemente e moribondo, prima del colpo di grazia alla testa, il pusher Natale ancora si fidava di Bervicato. La circostanza è emersa dalle indagini.
Chi è Antonio Natale ucciso a Caivano: chi sono i killer del giovane
Natale è risultato essere anche tra coloro che presero parte alla stesa (un raid con colpi d’arma da fuoco sparati all’impazzata) scattata nel luglio 2021, sempre nel parco Verde di Caivano, che aveva come obiettivo il boss rivale Domenico Ciccarelli, capo dell’omonimo gruppo malavitoso locale. In sostanza era a tutti gli effetti interno al gruppo malavitoso ma era ambizioso, voleva più autonomia, e questo i Bervicato non lo sopportavano: con loro ebbe una lite prima dell’omicidio. Gli contestavano di essersi appropriato senza autorizzazione di armi, soldi e droga. E furono proprio loro, precisamente Domenico Bervicato, a incaricare i malavitosi di Acerra (i fratelli Giancarlo e Bruno Avventurato) di provvedere al suo assassinio.
Il maltolto – è poi emerso – venne nascosto da Natale in un’abitazione di Orta di Atella, nel Casertano, dove successivamente venne trovata della droga. Tutta quella roba – è poi emerso dalle indagini – venne fatta sparire dal padre e dal fratello di Antonio quando di quest’ultimo se ne persero le tracce nel pomeriggio del 4 ottobre 2021, salvo farla poi ritrovare quando venne trovato il cadavere (il 18 ottobre 2021).